A Mantova i pazienti in terapia anticoagulante orale che devono monitorare ogni tre settimane i loro valori ematici potranno rivolgersi alla farmacia sotto casa anziché all’ospedale per il controllo della coagulazione in telemedicina. È quanto prevede un’esperienza-pilota frutto della collaborazione fra Asst Mantova, Federfarma provinciale e Aipa-Associazione italiana pazienti anticoagulati, con il sostegno della Fondazione Comunità Mantovana.
Presentato ieri in una conferenza stampa all’ospedale Carlo Poma, il progetto coinvolge otto farmacie del capoluogo per un totale di circa seimila pazienti in tutta la provincia. «È un progetto sperimentale» ha sottolineato la dg dell’Asst Anna Gerola «che entrerà a regime in modo progressivo. In quanto servizio di prossimità, attua appieno la riforma regionale, grazie alla rete territoriale in cui le farmacie si inseriscono».
«Con le case di comunità» ha aggiunto la direttrice sociosanitaria dell’Asst, Angela Bellani «stiamo creando una rete di servizi territoriali, dedicata in particolare ai pazienti fragili. Puntiamo a potenziare questi servizi con l’aiuto degli infermieri di famiglia che affiancano gli utenti».
«Il servizio offerto dalle farmacie» ha spiegato il presidente di Federfarma Mantova, Marco Cavarocchi «permette il controllo della coagulazione vicino a casa, evitando spostamenti e perdite di tempo anche da parte dei caregiver. La capillarità territoriale delle farmacie ha una valenza soprattutto nei luoghi più lontani dall’ospedale. Ci auguriamo che sia il primo di una serie di servizi che intendiamo attivare affiancandoci all’ospedale».
«Il nuovo servizio» ha concluso il primario del Poma Massimo Franchini «ha mostrato gradimento da parte dei primi pazienti arruolati. Rappresenta un eccellente esempio di integrazione tra territorio, nella fattispecie le farmacie, e specialisti ospedalieri, con l’obiettivo di garantire prestazioni di elevata qualità».
«Poiché si tratta di un progetto-pilota» spiega ancora Cavarocchi a FPress «per le farmacie partecipanti non sono previsti al momento compensi: l’obiettivo al momento è quello di dimostrare con dati solidi l’utilità del servizio per i pazienti in terapia. Quando l’attività andrà a regime, e magari sarà estesa a tutte le farmacie della regione, si affronterà la parte economica».