dalla lombardia

Presa in carico delle cronicità, in Brianza le farmacie fanno anche comunicazione

3 Febbraio 2018

Nelle due province di Monza e Lecco provvederanno anche le farmacie del territorio a informare gli assistiti sulle novità che accompagnano il nuovo modello lombardo per la presa in carico delle cronicità. Merito della comunicazione messa a punto dall’Ats della Brianza, l’unica tra le Aziende sanitarie della regione ad aver voluto lanciare una campagna informativa sul nuovo sistema di governance fin dalla sua partenza. Da metà gennaio, infatti, gli assistiti lombardi affetti da patologia cronica (in tutto una platea di circa 3 milioni di persone) hanno cominciato a ricevere la lettera della Regione che li avvisa del nuovo percorso di cura e spiega come accedervi (la scelta è facoltativa). Difficile che basti un foglio dattiloscritto a far arrivare il messaggio a tutti i destinatari, ed ecco allora la decisione dell’Ats Brianza di “integrare” la lettera dell’assessorato alla Sanità con una comunicazione ripartita su due canali: un manifesto che le farmacie del territorio appenderanno in vetrina o al banco per ricordare la partenza del reclutamento e il consiglio del farmacista.

A preparare i titolari ha provveduto l’incontro organizzato ieri a Monza dall’Azienda sanitaria, presenti il direttore generale Massimo Giupponi, la presidente di Federfarma Lombardia e Milano Annarosa Racca, il vicepresidente dell’associazione provinciale titolari Paolo Vintani e il presidente della Fofi (e dell’Ordine di Milano) Andrea Mandelli. Oltre alla formazione “in loco”, i farmacisti hanno ricevuto un vademecum che li aiuterà a informare e orientare gli assistiti, ovviamente senza sostituirsi al loro primo riferimento che è il medico di famiglia. «Nel territorio brianzolo» spiega Vintani a FPress «ha aderito al modello in qualità di gestore il 75% dei mmg. E’ dunque verosimile che la maggior parte dei pazienti riuscirà ad avere risposta a tutte le sue domande dal proprio curante. Noi, in ogni caso, ci facciamo trovare pronti per intervenire in seconda battuta: le farmacie parteciperanno al modello dispensando farmaci ed erogando servizi ai pazienti “sotto Pai” (il Piano di assistenza individuale che definisce il trattamento annuale del cronico, ndr), giusto qualificarci anche uno sportello di orientamento e semplificazione».