«Nelle farmacie lavoriamo da tempo con i biologi, come abbiamo visto durante il Covid con i tamponi, ma anche oggi con il loro ruolo di nutrizionisti. Lo stile di vita e l’alimentazione sono fondamentali per la prevenzione. Farmacisti e biologi, insieme, sono risorse preziose per aiutare le persone a vivere meglio». È quanto ha dichiarato Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, intervenendo alla tavola rotonda del convegno “Laboratori del futuro: innovazione, sostenibilità e intelligenza artificiale”, ospitato ieri ad Assago (alle porte di Milano). Organizzato dall’Ordine dei Biologi della Lombardia nell’ambito della seconda edizione di Lab Italia, l’evento ha riunito professionisti della sanità, del mondo farmaceutico, della ricerca e dell’amministrazione pubblica per riflettere sul futuro della professione del biologo. Un futuro in cui la tecnologia e l’interdisciplinarietà giocano un ruolo sempre più centrale.
«Innovazione, intelligenza artificiale, gestione e amministrazione sono temi fondamentali per il futuro della nostra professione» ha spiegato Rudy Alexander Rossetto, presidente dell’Ordine lombardo dei biologi, aprendo i lavori. «È fondamentale collaborare con altri attori del sistema sanitario, come i direttori generali di Ats e ospedali, per contribuire attivamente all’evoluzione della sanità». Il convegno, ha aggiunto, vuole segnare «l’inizio di una nuova era del Biologo nel sistema sanitario».
La tavola rotonda mattutina, dedicata all’interdisciplinarità nei laboratori del futuro, ha messo in luce il potenziale delle nuove tecnologie applicate alla medicina, alla ricerca e alla pratica clinica. Tra gli interventi più significativi, quello di Luca Bernardo, direttore del dipartimento pediatrico dell’Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano, che ha illustrato l’impiego dell’intelligenza artificiale e della telemedicina per monitorare i pazienti a distanza. «Con dispositivi come Tytocare – ha detto – possiamo deambulatorizzare e deospedalizzare i pazienti, visitandoli da casa come se fossero in ospedale». Bernardo ha anche presentato un progetto per un assistente olografico pediatrico multilingue, capace di effettuare il triage e dialogare con i bambini in chiave ludica e interattiva.
Sulla stessa linea Matteo Stocco, direttore generale del Policlinico di Milano, che ha parlato del prossimo Padiglione Sforza, «un centro tecnologico dove la clinica si fonde con la ricerca, grazie anche al contributo di oltre 150 Biologi attivi nella nostra struttura». Il futuro, ha affermato, «è nel domicilio del paziente, e la tecnologia sarà la chiave per raggiungerlo».
Di grande attualità anche il richiamo alla sostenibilità ambientale, lanciato da Tommaso Trenti, past president Sibioc, che ha evidenziato l’impatto ecologico dei laboratori tradizionali e la necessità di trasformarli in strutture “green”. «È una responsabilità verso la società e le generazioni future» ha detto.
Infine Alfredo Sassi, vicepresidente di Assoram, ha sottolineato il valore strategico dei dati in sanità: «Il paziente sarà sempre più al centro, assistito da strumenti digitali lungo tutto il percorso di cura. Servono Biologi capaci di validare questi dati, da cui nasceranno gli algoritmi del futuro».
Il convegno ha confermato il ruolo cruciale che la figura del biologo può assumere nella sanità di prossimità e nell’integrazione tra professionisti, territori e tecnologie. Un tema su cui Federfarma Lombardia è già da tempo in prima linea.