dalla lombardia

Regione estende le vaccinazioni in farmacia: anti-hpv tra le novità

17 Settembre 2025

In Lombardia la vaccinazione contro pneumococco, hpv e difterite-tetano-pertosse si apre in via sperimentale a tutte le farmacie del territorio. È una delle disposizioni contenute nella delibera approvata l’altro ieri dalla Giunta regionale, che rinnova sino al 2028 l’accordo con le farmacie del territorio per la somministrazione e la distribuzione ai mmg dei vaccini antinfluenzali.

La delibera estende l’offerta vaccinale nelle farmacie su scala regionale prevedendo tre modalità di somministrazione: in regime Ssn (quindi senza oneri per gli assistiti delle categorie protette), in compartecipazione con quota a carico e in regime privato. Per antipneumococcico (la cui somministrazione in farmacia era stata avviata nel novembre scorso in due Ats), antidifterite-tetano-pertosse e anti-Hpv, è prevista la registrazione obbligatoria su Arvax e la prenotazione dal portale “Prenotasalute”.

Sul piano logistico la distribuzione a mmg e pls dei vaccini antinfluenzali passerà come in precedenza dalla dpc; le farmacie rimangono responsabili della catena del freddo fino alla consegna ai mmg e ai pediatri, che potranno ritirare le dosi nei termini stabiliti dall’accordo, con procedure di sollecito e restituzione previste per i casi di mancato ritiro. L’adesione delle farmacie è volontaria e per somministrare i nuovi vaccini è requisito l’adesione alla campagna antinfluenzale o anti-covid già in essere; è inoltre richiesto che il personale sanitario addetto sia formato e registrato presso le ATS competenti.

La parte economica è articolata: per le somministrazioni in regime Ssn di tutti i vaccini, anti-covid escluso, è previsto un corrispettivo di 6,16 euro che includono i costi dei materiali di consumo, Dpi, adempimenti amministrativi eccetera. Per i vaccini covid, invece, il compenso è di 9,16 euro per dose. Per la consegna delle dosi ai mmg/pls, invece, la remunerazione prevista è di 0,36 euro (non covid) o 0,71 euro per dose (covid), che includono come sempre la quota del distributore.

La delibera stima in circa 40.000 persone la platea interessata alla somministrazione dei nuovi vaccini, per un onere annuo complessivo di circa 600mila euro. «Siamo molto soddisfatti per questa delibera» commenta la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca «perché rappresenta un ulteriore riconoscimento della funzione territoriale della farmacia dei servizi: da un lato amplifica l’offerta vaccinale e la vicinanza al cittadino, dall’altro assicura tracciamento, conservazione e responsabilità gestionale».