dalla lombardia

Test streptococco in farmacie, registrazione su Portale Federfarma

24 Marzo 2023

Da oggi le farmacie lombarde che vogliono offrire il test per la rilevazione dello streptococco possono comunicare all’Ats l’avvio dell’attività attraverso il Portale di Federfarma Lombardia con le stesse procedure già in vigore per i tamponi covid. La registrazione in tale modalità consente al farmacista di dare visibilità al servizio sull’app Farmacia Aperta, consentendo così al pubblico di trovare più facilmente l’esercizio cui rivolgersi per effettuare il test.

Come Federfarma nazionale ha già chiarito, l’effettuazione in farmacia del test per la rilevazione dello streptococco A (agente infettivo della faringo-tosillite streptococcica) è consentita dal protocollo nazionale firmato il 28 luglio 2022 da governo, regioni e sindacati delle farmacie, che autorizza la somministrazione di vaccini covid e antiflu e l’erogazione di test diagnostici con prelievo del campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo.

L’intesa prescrive che le farmacie intenzionate a proporre i test «comunichino preventivamente la decisione alla Asl competente per territorio, tenuto conto delle modalità definite dalla Regione/Provincia Autonoma». La somministrazione dev’essere assicurata «da farmacisti o personale sanitario abilitato, all’uopo individuato dal titolare o direttore della farmacia» ed è prima necessaria la «verifica dell’identità ed esibizione da parte dell’interessato della Tessera sanitaria o del codice Stp/Eni».

Prima del test, il farmacista o l’operatore sanitario «forniscono informazioni adeguate all’utente, anche in forma orale, sulla tipologia di test da somministrare, su eventuali rischi e sul significato dell’esito positivo o negativo, consegnando referto o attestato di esito scritto all’assistito, anche in formato digitale». Durante l’esecuzione del test, inoltre, «il personale incaricato della somministrazione utilizza adeguati dispositivi di protezione individuale».

La somministrazione, infine, avviene «in area interna alla farmacia, purché separata dagli spazi destinati allo svolgimento delle attività di dispensazione del farmaco in modo tale da garantire la riservatezza degli utenti, nonché in apposite aree, locali o strutture esterne. È comunque possibile somministrare il test diagnostico a farmacia chiusa».