Presidenza della Regione Calabria e struttura commissariale aprano un canale istituzionale con Governo e Parlamento per il rifinanziamento anche temporaneo della sperimentazione per la farmacia dei servizi, oppure mettano in campo misure regionali straordinarie per la prosecuzione del progetto almeno sino alla fine del 2025. È l’invito lanciato dalla nota diffusa ieri da Federfarma Calabria in seguito allo stop decretato dalla Regione il 2 luglio scorso, che ha fermato le attività di telerefertazione nelle farmacie calabresi per esaurimento dei fondi.
Nel solo 2024, ricorda il sindacato titolari, le farmacie territoriali hanno erogato oltre 40mila prestazioni diagnostiche in telemedicina (ecg, holter, spirometrie). Nei primi quattro mesi del 2025, nonostante le risorse in progressivo esaurimento, sono state effettuate altre 22mila prestazioni convenzionate, confermando una crescente domanda da parte della popolazione. Il progetto ha incluso anche la campagna vaccinale antinfluenzale e anti-Covid, che ha visto nelle farmacie l’unico presidio capillare attivo anche nelle fasi critiche.
«Abbiamo ottenuto risultati straordinari: diagnosi precoci di fibrillazioni atriali, aritmie, ipertensioni silenti, riduzione concreta delle liste d’attesa e accesso più rapido alle cure» osserva il presidente di Federfarma Calabria, Vincenzo Defilippo «l’interruzione, dettata esclusivamente dalla fine dei fondi nazionali, non può spezzare un modello che ha già dimostrato di funzionare. La Regione Calabria ha fatto tutto il possibile per portarlo avanti: ora serve una risposta immediata a livello nazionale».
«I farmacisti calabresi hanno dimostrato di saper rispondere con competenza, tempestività e spirito di servizio a bisogni sanitari reali» aggiunge il segretario regionale Alfonso Misasi «abbiamo salvato vite umane. Ora è indispensabile che le Istituzioni centrali facciano la propria parte, rifinanziando un progetto che non può e non deve fermarsi».
Il modello calabrese non è più un esperimento: è una realtà funzionante, sostenibile e replicabile. Una sanità che non aspetta il cittadino, ma va incontro alle sue esigenze – ovunque esse si trovino. «Le farmacie calabresi hanno fatto la loro parte fino in fondo» concludono Defilippo e Misasi «ora tocca al livello nazionale e regionale garantire la continuità di una rete che ha dimostrato di saper fare sanità vera, vicina e concreta».