La deprescrizione nel paziente anziano è un tema di forte spessore che appartiene alla ricerca medico-scientifica. Finché la riflessione rimane in questo recinto, ben vengano dibattiti e confronti; se invece il tema viene tirato fuori per sole finalità economicistiche, inutile anche solo cominciare a parlarne. E’ la considerazione che arriva dal segretario regionale della Fimmg Emilia Romagna, Renzo Le Pera, dopo le polemiche esplose attorno ai due questionari che le Asl di Parma e Modena hanno rivolto ai medici di famiglia del loro territorio, con l’obiettivo di raccogliere pareri e riflessioni sulla cosiddetta deprescrizione. Ossia lo “sfoltimento” delle politerapie per eliminare i farmaci che per profilo rischio/beneficio o età dell’anziano non presentano più un rapporto costo/beneficio sostenibile.
Dottor Le Pera, l’iniziativa avviata dalle due aziende sanitarie sta facendo discutere. La Fimmg ha maturato una sua posizione sul tema?
Ho letto qualcosa sui due questionari: come sindacato non abbiamo espresso valutazioni, il mio parere personale è che al momento sia ancora prematuro montare un caso sulla questione.
Eppure alcune domande di quei questionari lasciano perplessi. Per esempio, quella in cui si chiede al mmg se è favorevole a deprescrivere farmaci ad attività preventiva negli anziani la cui aspettativa di vita non giustifica più gli eventuali benefici…
Ecco, forse più che le domande sarebbe importante sapere cosa hanno risposto i medici. Perché un conto è interrogarsi sull’opportunità di avviare la somministrazione di un certo farmaco quando il paziente ha superato una certa età, un altro chiedersi se vale la pena togliere un medicinale che l’anziano assume da tempo. Insomma, se il quesito è in effetti quest’ultimo mi preoccuperebbe scoprire che qualche medico ha risposto sì. Gli 80enni non sono tutti uguali e il curante deve decidere caso per caso sull’esclusiva base di ciò che dice la letteratura internazionale.
Il timore che agita chi ha criticato questa iniziativa e che dietro possano esserci intenti di mero risparmio…
Si può anche capire, siamo in una Regione che sulla farmaceutica ha assunto una linea nota a tutti. La mia idea è che se la deprescrizione è stata messa sul tavolo dalle due Asl con l’intento di avviare nella mg una riflessione sul tema circoscritta al solo ambito clinico-scientifico, la Fimmg sarà disponibile a partecipare e dare il proprio contributo al dibattito. Se invece l’obiettivo è soltanto quello di risparmiare, da noi arriverà soltanto un no categorico.