Sono quasi 22mila le prestazioni di telemedicina erogate dalle farmacie umbre nell’ambito della sperimentazione della farmacia dei servizi. Lo riferisce in una nota diffusa ieri Federfarma regionale, che evidenzia il contributo di tale attività per il contenimento delle liste d’attesa. «Questi numeri» commenta in particolare il presidente dei titolari umbri, Stefano Monicchi «testimoniano quanto sia importante poter usufruire di un luogo come la farmacia, per portare i servizi sanitari sempre più in prossimità del domicilio del cittadino, facendo muovere, grazie all’utilizzo delle tecnologie della telemedicina, gli esami diagnostici anziché le persone»
In particolare, le 170 farmacie umbre che partecipano alla sperimentazione (sulle 194 in attività nella regione) hanno effettuato in undici mesi 12.634 elettrocardiogrammi (per una media settimanale di icrca 1,6 a farmacia) e 6mila holter cardiaci (media 0,8). «Soprattutto l’elettrocardiogramma eseguito in telemedicina» osserva ancora Monicchi «si è rivelato particolarmente utile, consentendo numerose segnalazioni da parte dei farmacisti di casi di fibrillazioni e di necessari monitoraggi medici, ma anche l’immediato intervento in diversi casi di infarto in corso, segnalati alla centrale del 118, con trasferimento del paziente in ospedale».
L’Umbria, continua la nota di Federfarma, si sta dimostrando particolarmente virtuosa nell’utilizzare le risorse messe a disposizione dall’iter nazionale della farmacia dei servizi, collocandosi al primo posto tra le regioni in rapporto alla popolazione. «E’ chiaramente molto importante che anche per gli anni futuri i fondi vengano resi disponibili» sottolinea Monicchi «proprio perché i risultati raggiunti garantiscono ulteriore valore alla sanità territoriale, la telemedicina, come tanti altri servizi disponibili in farmacia, è più che mai una realtà preziosa».