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Farmacia dei servizi, La Toscana rinnova per il 2025: regole e remunerazione

2 Luglio 2025

A pochi mesi dal lancio della prima sperimentazione, la Giunta regionale toscana, con la delibera 829 del 23 giugno 2025, ha deciso di rinnovare e potenziare il progetto “farmacia dei servizi”, destinando complessivamente 2,65 milioni di euro all’attivazione di due nuovi protocolli di intesa con le farmacie pubbliche e private. Come spiega un comunicato, tali servizi mirano sia a snellire le liste d’attesa sia a migliorare l’appropriatezza terapeutica dei cittadini: «Le farmacie rappresentano un presidio di salute nei territori, specialmente in quelli più periferici», affermano il presidente Eugenio Giani e l’assessore alla Salute Simone Bezzini, «una collaborazione fondamentale in pandemia e oggi essenziale per avvicinare i servizi digitali alla cittadinanza».

Telemedicina-holter cardiaco

Il primo protocollo introduce nelle farmacie toscane l’attività di monitoraggio e registrazione dell’attività cardiaca tramite holter ecg, grazie a recorder forniti dalla Regione in comodato d’uso alle 120 farmacie che verranno coinvolte nella prima fase. Il paziente accede al servizio prenotando attraverso il Cup regionale; in farmacia gli vengono applicati gli elettrodi per un monitoraggio di 24 ore, trascorse le quali torna per la rimozione dei dispositivi. I dati raccolti vengono quindi trasmessi a una piattaforma di telemedicina gestita dalla Fondazione Gabriele Monasterio, ente pubblico nato nel 2007 su iniziativa del Consiglio nazionale delle ricerche e della Regione Toscana per promuovere la ricerca e la cura delle malattie cardiovascolari. Qui, un cardiologo specialistico rilascia il referto – firmato digitalmente –e lo rende disponibile nel Fascicolo sanitario elettronico del paziente, completando così un percorso che coniuga la vicinanza territoriale della farmacia con l’eccellenza scientifica di un centro di prima grandezza.

Alle farmacie che aderiscono viene richiesto di comunicare la propria partecipazione, registrarsi sul portale Aam e garantire adeguati standard tecnici e strutturali, conformi alla nuova Convenzione nazionale. In termini di remunerazione, la Regione riconosce un contributo iniziale di 700 euro (più iva) per coprire i costi di formazione del personale, di comunicazione e di infrastrutture, mentre a ogni holter completato viene corrisposta una tariffa di 30 euro. L’onere economico, pari a 1,7 milioni di euro, sarà liquidato dalla stessa Fondazione Monasterio.

Monitoraggio dell’aderenza terapeutica

Il secondo protocollo, rivolto alle persone affette da diabete di tipo 1 e 2, si concentra sulla prevenzione delle conseguenze di una scarsa aderenza alla terapia farmacologica, riconosciuta quale principale causa di inefficacia terapeutica e di aumento dei costi di assistenza. Le farmacie, pubbliche e private, assumono il ruolo di punti di arruolamento volontario: al farmacista spetta somministrare un questionario iniziale, il “modulo 1”, finalizzato a raccogliere informazioni sulle abitudini di assunzione dei farmaci, sulle condizioni socio‑economiche del paziente e su eventuali effetti collaterali. Dopo un’analisi preliminare, i pazienti identificati come scarsamente aderenti o non aderenti ricevono un intervento di counseling personalizzato, che comprende spiegazioni sul corretto utilizzo del farmaco e suggerimenti pratici per integrare la terapia nella vita quotidiana. A distanza di tre mesi, il farmacista propone un secondo colloquio di follow‑up per verificare eventuali miglioramenti.

Per supportare le farmacie nell’attività di registrazione e reportistica, Federfarma Toscana mette a disposizione una piattaforma informatica in cui il professionista inserisce i dati dei pazienti, compila i questionari e genera report periodici da condividere con le altre figure del Sistema sanitario regionale. La formazione del farmacista, obbligatoria e organizzata dalla Fofi, è a carico delle farmacie stesse, che beneficiano di un contributo iniziale di 250 euro (più iva) per il corso e l’utilizzo della piattaforma. Ogni paziente arruolato, con la compilazione di due questionari, assicura alla farmacia una quota variabile tra 70 e 80 euro (più iva) a seconda della tipologia di farmacia – urbana, rurale o rurale sussidiata.

Verso una rete integrata di prossimità

Entrambi i protocolli, validi fino al 31 dicembre 2025 con possibilità di proroga, rappresentano un ulteriore passo nella creazione di una rete di servizi farmaceutici sempre più strutturata e interconnessa con il Sistema sanitario regionale. Come evidenzia Simone Bezzini, «i due protocolli segnano un avanzamento nel percorso della farmacia dei servizi in Toscana, favorendo lo sviluppo di una rete integrata e ampliando le possibilità di accesso per le persone», mentre Nicola Perini, presidente di Confservizi Cispel Toscana, sottolinea che l’intesa «rappresenta un passo concreto verso una sanità territoriale più vicina ai cittadini e integrata con i servizi pubblici». Andrea Giacomelli, presidente di Federfarma Toscana, infine, ricorda che la capillare presenza di oltre 1.200 farmacie e 4.000 farmacisti sul territorio offre una risorsa fondamentale per il rafforzamento della cura dei pazienti cronici e per l’avvio di servizi di telemedicina in farmacia, avvicinando sempre più la sanità al domicilio del paziente.