dalle regioni

Ferrara, indagini su due medici e due farmacie per vaccinazioni e tamponi falsi

23 Marzo 2022

Due medici agli arresti, 120 indagati, circa tremila verifiche in corso sulle inoculazioni eseguite dalle due curanti, due farmacie sospettate di avere certificato un migliaio di falsi tamponi positivi. Sono i numeri dell’indagine che da una settimana impegna la procura di Ferrara e il comando della Guardia di Finanza su un cospicuo giro di green pass falsificati. All’origine le intercettazioni condotte dagli inquirenti nei confronti dei due medici arrestati, messi sotto vigilanza nel novembre scorso dopo una segnalazione dell’Asl: troppi gli assistiti che in poche settimane avevano scelto di diventare loro pazienti, anche provenienti da fuori regione. E troppi – più di 500 – quelli che erano stati vaccinati pochi giorni dopo il cambio del medico.

Dalle intercettazioni la Guardia di Finanza ha ricostruito la presunta truffa: a chi pagava venivano fatte soltanto finte vaccinazioni, che però consentivano di ottenere il green pass e la libertà di circolare ovunque. Almeno 157, riporta la stampa locale, i casi che gli investigatori ritengono comprovati. Più di 800, invece, i nuovi assistiti dei due medici sui quali sono in corso controlli, cui andranno aggiunti gli altri pazienti vaccinati dai due curanti per un totale di oltre tremila verifiche.

Le intercettazioni poi hanno attirato l’attenzione su due farmacie del ferrarese, nelle quali – secondo alcuni dialoghi “rubati” dalle microspie – venivano effettuati falsi tamponi con esito positivo, per consentire all’interessato di ottenere il green pass da guarigione una decina di giorni dopo. In un caso, riportano ancora i giornali locali, sarebbe coinvolto il titolare dell’esercizio, nell’altro i sospetti ricadrebbero su una collaboratrice che effettuava gli antigenici in orario di chiusura, quando in farmacia era sola.

In attesa che si concludano le indagini, ieri l’Ordine dei farmacisti di Ferrara ha diramato una nota nelal quale esprime «preoccupazione e sdegno per condotte che, se accertate, saranno da considerarsi gravissime, vergognose e offensive dell’intera categoria. Nel ringraziare la Magistratura e le Forze dell’Ordine per la lodevole attività investigativa, si auspica che venga fatta al più presto luce e chiarezza su tale vicenda».