Ammonta a 470mila euro il bottino messo assieme dalla banda di malviventi che tra sabato e lunedì scorso ha razziato la farmacia dell’ospedale di Bitonto, in provincia di Bari. E’ la stima conclusa ieri dai responsabili sanitari della struttura: i farmaci rubati sono principalmente specialità oncologiche ad alto costo, che i ladri hanno selezionato con la competenza di cui ormai dispongono le organizzazioni dedite a questo tipo di furti.
Per la banda che l’ha razziata, poi, la farmacia ospedaliera di Bitonto si è rivelata una preda a dir poco facile: come riporta la stampa locale, infatti, a parte qualche locale che il personale chiude a chiave quando smonta, la struttura rimane aperta per tutte le ore del giorno e della notte e consente libero accesso a chiunque. C’è un impianto di videosorveglianza, ma le telecamere sono poche e per di più sono fuori uso da qualche settimana. Ai giornali, la direzione del Distretto sociosanitario ha comunicato che nei giorni precedenti c’erano stati colloqui con il responsabile della sicurezza dell’Asl di Bari per chiedere la chiusura dei tre varchi principali della farmacia e un servizio di guardia notturna, ma i ladri sono arrivati prima.
Difficile, quindi, il lavoro degli inquirenti che da lunedì indagano sul furto: le sole certezze riguardano il fatto che i ladri sono entrati forzando le porte d’ingresso alla farmacia, dopo essersi forse intrufolati dalla porta d’entrata del Punto di primo intervento, distante poco più di 3-4 metri. Ma resta incerta la data della razzia: la farmacia è rimasta chiusa per tutto il week end e il furto è stato scoperto dal personale solo nella mattinata di lunedì. E poi c’è un quadro generale di degrado che interessa l’intero ospedale: da settimane si registrerebbero taccheggi negli armadietti del personale e da tempo i bagni accolgono di notte estranei e tossicodipendenti.