La distribuzione per conto dei farmaci del Pht da parte delle farmacie liguri ha assicurato alla Regione risparmi per oltre un milione di euro. Lo dice la ricerca commissionata da assessorato alla Salute e Alisa, l’Agenzia per i servizi sanitari regionali, all’Aphec, il centro studi del dipartimento di Economia dell’Università di Genova. Presentata ieri nel capoluogo, l’analisi ha messo sotto la lente i numeri della dpc dal marzo dell’anno scorso, quando è entrato in vigore l’accordo sperimentale siglato da Regione e farmacie l’estate precedente, fino allo scorso febbraio. Risultato: su un totale di circa un milione di ricette compilate con farmaci del Pht, quelle che gli assistiti hanno preferito portare nella farmacia più vicina a casa sono 800mila, le restanti sono state spedite nelle farmacie ospedaliere o dell’Asl (l’intesa concede ai pazienti massima libertà di scelta tra i due canali).«In media» ha sottolineato nel corso della presentazione l’assessore alla Sanità della Liguria, Sonia Viale «chi ha preferito il canale della diretta ha percorso 18,3 chilometri in più e speso 40 minuti in più rispetto a chi ha scelto di ritirare il farmaco nella farmacia sotto casa».
Ma quella che la Regione ha battezzato un anno fa «la sanità a chilometro zero» si dimostra più economica della diretta non solo per le tasche dei liguri, ma anche per le casse della Regione. Lo studio di Aphec, infatti, ha stimato per la prima volta i costi della distribuzione diretta regionale (sulla base di dati risalenti al 2016, prima che fosse firmata l’intesa sperimentale) e confrontarla con i costi della dpc misurati sul campo. E anche in questo caso i numeri danno ragione alle farmacie: le confezioni che passano da Asl od ospedali comportano per la Regione un costo che oscilla dai 3,4 ai 14 euro a pezzo, quelli che viaggiano tramite dpc 3,99 euro più iva (ossia la remunerazione riconosciuta alle farmacie dall’accordo del 2017). «Lo studio» sottolinea il commissario di Alisa Walter Locatelli «fornisce in modo scientifico e indipendente informazioni chiare sui costi della distribuzione diretta, quantificabili in funzione di diversi fattori quali, per esempio, il costo dell’apparato pubblico, i costi diretti del personale, i costi della gestione del magazzino, delle scorte, dei farmaci scaduti e i costi comuni».