Se la Sanità regionale ha problemi di liste d’attesa, punti sulla farmacia dei servizi per superarli. È l’invito che arriva dal presidente di Federfarma Forlì-Cesena, Alberto Lattuneddu, che in un’intervista al quotidiano Il Resto del Carlino commenta le recenti dichiarazioni del presidente della Regione, Michele de Pascale, sul sovraffollamento delle strutture sanitarie.
La qualità delle cure che contraddistingue la Sanità emiliano-romagnola, aveva detto in sintesi il governatore, attira pazienti dal resto d’Italia che finiscono per ingolfare le liste d’attesa. Se è così, controsserva Lattuneddu, la Regione faccia utilizzi più intensamente una risorsa che è già disponibile, come la farmacia dei servizi. «La farmacia territoriale è convenzionata con il sistema sanitario nazionale e svolge, quindi, una funzione di pubblico servizio che la Corte costituzionale ha definito essenziale» ricorda dalle pagine del giornale il presidente di Federfarma Forlì-Cesena «ne consegue che la rete delle farmacie pubbliche e private può e deve essere maggiormente utilizzata. Per esempio, per ridurre le liste di attesa degli esami cardiologici»
Nelle farmacie, ricorda infatti Lattuneddu, è oggi possibile eseguire, anche in regime convenzionato, ecg a riposo e holter cardiaci e pressori, con refertazione a distanza (cioè in telemedicina). «Un servizio rapido, capillare e accessibile, che potrebbe essere una valvola di sfogo per le strutture ospedaliere, oggi spesso congestionate».
Oggi, continua il farmacist, non è così in tutte le Asl, perché la Regione lascia alle aziende un’autonomia che di fatto porta a indirizzi difformi. Nell’Asl Romagna, per esempio, le farmacie urbane possono eseguire due Ecg a riposo e tre holter cardiaci e pressori al mese. A Modena e Ferrara invece non ci sono contingentamenti, cosa che consente agli assistiti di rivolgersi alla farmacia sotto casa ogni volta che c’è bisogno. «Bisogna che la Regione abbia la volontà di utilizzare la rete dei presidi dalla croce verde».
Dello stesso avviso il consigliere regionale Luca Pestelli (Fratelli d’Italia), ex presidente di Forlifarma, le farmacie comunali del capoluogo romagnolo, che in una recente interrogazione ha chiesto alla Regione di «incentivare lo sviluppo della farmacia dei servizi» ossia telemedicina, deblistering, aderenza alle terapie eccetera. L’amministrazione regionale, scrive Pestelli, «persevera nella centralizzazione delle prestazioni sanitarie» quando invece dovrebbe puntare sulla «capillarità delle farmacie, che contano 1.400 sedi sul territorio regionale incluse le aree interne e periferiche».