dalle regioni

Lazio, giro di vite sulla spesa farmaceutica convenzionata

17 Maggio 2023

Giro di vite in arrivo, nel Lazio, per la spesa farmaceutica convenzionata regionale, che continua a viaggiare su numeri nettamente superiori ai valori nazionali: 137,6 euro procapite nel 2022, con una forte variabilità da un’Asl all’altra. Per rientrare nei tetti, la Direzione salute ha quindi emanato una determinazione che fissa nuovi indicatori di appropriatezza per le Aziende sanitarie laziali, da monitorare mediante report periodici dei servizi farmaceutici e far osservare a mmg, pediatri e specialisti ambulatoriali in base ai meccanismi stabiliti nelle diverse convenzioni. E con un avvertimento che sa di minaccia: «il mancato adempimento di quanto previsto dal presente atto sarà oggetto di valutazione dei direttori generali».

Per quanto concerne gli indicatori definiti dalla determinazione, sono coinvolte le principali molecole ad alta spesa: per quanto concerne i Ppi, si punta a una riduzione complessiva dei consumi del 25%, considerato che oggi «circa 400 medici laziali prescrivono un numero medio di unità posologiche per assistito trattato superiore a 300 all’anno» e che «circa il 20% dei mmg ha più del 33% dei propri assistiti in trattamento con questa classe di farmaci». Le Asl, dunque, «verificheranno l’utilizzo esclusivo della ricetta dem da parte dei prescrittori, che dovranno motivare l’impiego della ricetta rossa, addebitando il costo del farmaco al prescrittore in caso di mancata apposizione delle Note 1-48. Le farmacie potranno erogare tali farmaci con oneri a carico del Ssn esclusivamente con prescrizioni riportanti la nota Aifa; le Commissioni farmaceutiche aziendali verificheranno la spedizione di ricette senza apposizione di nota e addebiteranno alle farmacie il costo del farmaco».

Nel mirino anche gli Omega3, per i quali la determinazione fissa per obiettivo il dirottamento dell’80% dei consumi sulle confezioni da trenta unità posologiche (anziché da venti) perché consentono risparmi del 15%. Segue il colecalciferolo uso orale, riguardo al quale la Direzione regionale salute ripropone l’obiettivo del 2022 che non è stato raggiunto: 70% delle ddd (dosi definite die) prescritte nella confezione dal costo più basso.

Seguono indicazioni orientate al risparmio per insulina aspart, enoxaparina (anche in dpc, dove va preferito il biosimilare più economico), R03AK (bpco) e inibitori della HMG CoA reduttasi. A ruota, alcune raccomandazioni sull’uso degli equivalenti (per ridurre la compartecipazione sostenuta dagli assistiti laziali, che nel 2022 ha raggiunto i 143 milioni di euro) e sui farmaci da prescrivere nella terapia del dolore.