È partito da ieri nelle due Asl di Genova e Savona il progetto sperimentale della Regione Liguria per lo screening oculistico in farmacia. L’iniziativa, che coinvolge nove esercizi delle due province, mette a disposizione dei pazienti un servizio gratuito di tomografia a coerenza ottica (Oct) nell’ambito del programma regionale della Farmacia dei Servizi. L’Oct è una tecnologia diagnostica non invasiva che, sfruttando le proprietà della luce, produce immagini ad alta definizione della retina, della macula e del nervo ottico, rendendosi preziosa per intercettare in fase precoce patologie come la degenerazione maculare e la retinopatia diabetica.
La scelta di privilegiare la farmacia come luogo di erogazione, specifica la Regione, riflette la volontà di sfruttare la capillarità del territorio e la prossimità del farmacista per offrire una diagnosi rapida e accessibile, senza liste d’attesa. Possono accedere allo screening i residenti in Liguria che non abbiano già una diagnosi di maculopatia accertata o che non abbiano effettuato un’Oct negli ultimi 18 mesi. La fascia target include persone con diabete (individuate tramite prescrizione di farmaci antidiabetici con codice ATC A10 o tramite esenzione per diabete) e cittadini di età pari o superiore a 55 anni.
L’esame sarà effettuato da un ortottista, che dopo la scansione effettuerà una prima interpretazione per individuare eventuali criticità e, se necessario, indirizzare il cittadino verso approfondimenti specialistici. Il progetto rientra in una strategia più ampia che prevede, dal 2026, l’esenzione totale del ticket per tutte le prestazioni diagnostiche e terapeutiche relative alla maculopatia essudativa, una condizione che può portare a ipovisione o cecità se non trattata tempestivamente.
L’investimento complessivo previsto per l’esenzione – che include anche il progetto Oct in farmacia – è intorno ai 400mila euro, mentre per l’avvio dello screening è stato stanziato un importo iniziale di circa 100mila euro. Per l’Ordine Tsrm e Pstrp Liguria, che raggruppa le professioni sanitarie dell’area visiva e della riabilitazione, questa iniziativa rappresenta «un modello di sanità di prossimità»: grazie alla collaborazione tra farmacie, ortottisti, oculisti, medici di medicina generale, diabetologi e geriatri, si potrà intervenire tempestivamente sul fronte della prevenzione visiva, valorizzando le competenze multidisciplinari e migliorando la presa in carico delle cronicità.