dalle regioni

Marche, in due anni 21mila prestazioni di telemedicina in farmacia

13 Settembre 2025

A due anni dall’avvio, la sperimentazione della Farmacia dei servizi nelle Marche conferma risultati in costante crescita. Prima regione italiana a inaugurare il progetto nel 2023, il territorio marchigiano ha visto crescere in modo significativo il numero di prestazioni erogate, a dimostrazione della capacità delle farmacie di rispondere alle esigenze sanitarie della popolazione, in particolare nelle aree interne.

«Questo progetto iniziato nel 2023» spiega alla stampa Marco Meconi, presidente di Federfarma Marche «continua a dare risposte effettive alle richieste della popolazione marchigiana, specie nelle aree interne, piccoli comuni spesso terremotati e difficili da raggiungere». Le farmacie coinvolte sono oggi 350, metà delle quali rurali, e in queste ultime settimane «ogni farmacia effettua almeno una prestazione al giorno», spaziando dalla telemedicina ai servizi cognitivi, fino al supporto per il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e allo screening del tumore del colon retto.

È la telemedicina a trainare i risultati: in due anni le prestazioni hanno raggiunto quota 21mila su un totale di 31mila servizi complessivi, con oltre la metà effettuate nelle farmacie rurali. Un dato che, sottolinea Meconi, «conferma la capillarità delle farmacie in una regione piuttosto piccola a livello di popolazione». L’attività ha avuto anche ricadute cliniche rilevanti: più di 100 cittadini sono stati indirizzati al pronto soccorso dopo esami come elettrocardiogramma, holter cardiaco e pressorio, mentre 2.500 marchigiani sono stati inviati al medico di base per approfondimenti.

Positivi anche i riscontri dei servizi cognitivi, definiti da Meconi «soddisfacenti, anche perché rientrano tra le attività naturali della farmacia come presidio di dispensazione del farmaco». Quasi cinquemila persone hanno ricevuto supporto per lo screening del colon-retto e circa duemila hanno ottenuto consulenze per attivare, arricchire o consultare il proprio Fse. In parallelo, alcune farmacie stanno sperimentando vaccinazioni contro herpes zoster, pneumococco e papillomavirus, seppur con numeri più contenuti.

Oltre ai cittadini, anche le amministrazioni locali mostrano apprezzamento per un modello che rafforza il presidio sanitario sul territorio. Episodi di emergenza, come quelli registrati a Matelica in agosto, dimostrano «il rapporto di estrema fiducia che si instaura tra farmacista e cittadino, soprattutto nei piccoli centri, così che questo professionista è contattato in ogni momento e si attiva con immediatezza».

Guardando al futuro, Federfarma Marche auspica una stabilizzazione dei servizi: «Il cittadino è soddisfatto e la prestazione è garantita in tempi molto rapidi» conclude Meconi, ricordando la necessità di regole certe e piattaforme informatiche sicure affinché i servizi diventino «la regola, più che un’eccezione».