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Milano, Aism chiede alla politica un patto per una città più inclusiva

27 Maggio 2025

Una rete cittadina che non si limiti all’assistenza, ma si fondi su partecipazione, prossimità e ascolto. È il messaggio che arriva dall’incontro organizzato ieri a Palazzo Marino dall’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) in occasione della presentazione della Settimana nazionale della sclerosi multipla, che prende ufficialmente il via in tutta Italia.

L’iniziativa, intitolata «Verso un patto per Milano per la sclerosi multipla», ha riunito rappresentanti delle istituzioni, operatori sanitari, volontari e persone con Sm (sclerosi multipla) per dare forma a un’alleanza strategica tra Aism e Comune di Milano, che si propone di rendere il capoluogo lombardo una città realmente accessibile e inclusiva. Un modello, sottolineano i promotori, che ambisce a diventare punto di riferimento anche per altri contesti urbani.

«Una città che si prende cura è una città che ascolta» ha dichiarato Vittorio Borgia, presidente della sezione provinciale Aism Milano «in un progetto di collaborazione tra Aism e Comune vogliamo costruire insieme una Milano più umana, dove la parola disabilità non sia sinonimo di esclusione, ma di attenzione e di diritti». L’obiettivo è quello di andare oltre l’erogazione di servizi, per creare una rete che restituisca centralità e autonomia alle persone: «Garantire a ciascuno il diritto di essere protagonista della propria vita» ha proseguito Borgia «significa coinvolgere tutti gli attori della città, in un lavoro comune per non lasciare indietro nessuno».

Il tema, del resto, non è marginale: solo a Milano vivono oltre tremila persone con sclerosi multipla, che salgono a 7.400 considerando l’intera Città Metropolitana. Ogni anno si registrano circa 100 nuove diagnosi nel capoluogo e oltre 200 nei comuni limitrofi. Nonostante sia una patologia spesso invisibile, la Sm incide profondamente sulla quotidianità: stanchezza cronica, dolori, difficoltà motorie, ma anche il desiderio – e il diritto – di continuare a lavorare, muoversi, partecipare alla vita sociale.

Aism rappresenta da anni un punto di riferimento per chi riceve una diagnosi, ma anche un presidio stabile di supporto concreto. Solo nell’area metropolitana milanese, l’associazione ha erogato negli ultimi tre anni più di 75mila ore di servizi: orientamento, trasporti, consegna di farmaci, consulenze sociali e legali, supporto psicologico. Quasi 2.500 le persone raggiunte, grazie all’impegno di volontari preparati e a un sistema organizzato di prossimità.

Il patto con il Comune rafforza e istituzionalizza questa azione, coinvolgendo Aism nei processi di coprogettazione dei servizi socio-sanitari e culturali, per una reale coerenza tra bisogni e risposte. L’alleanza si estende anche alla promozione dell’inclusione nelle scuole e nella comunicazione pubblica, e si inserisce in una rete più ampia di collaborazioni, come quelle attive a livello nazionale con Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e Unpli (Unione nazionale proloco d’Italia).

Milano può contare su una rete sanitaria di alto livello, con nove centri clinici specializzati e oltre 15mila persone seguite nei suoi ospedali, provenienti da tutta Italia. Ma come ha ricordato la nota diffusa da Aism durante l’incontro, «una rete sanitaria eccellente non basta, se fuori dagli ambulatori mancano supporti domiciliari, accessibilità, orientamento, ascolto». Da qui l’importanza di una visione integrata tra ente pubblico e Terzo Settore, capace di generare un welfare di comunità.

Federfarma Milano contribuisce ogni anno alla raccolta fondi dell’Aism con la vendita di addobbi natalizi nelle farmacie associate.