Dal primo maggio anche le farmacie piemontesi proporranno servizi di telemedicina nell’ambito della sperimentazione per la farmacia dei servizi finora rimasta per buona parte al palo a causa della pandemia da covid. È quanto prevede l’accordo sottoscritto l’altro ieri da assessorato alla Sanità della Regione, Federfarma e Assofarm, che mette sul piatto 2,5 milioni di euro da spendere entro la fine dell’anno (pena la perdita del finanziamento).
L’intesa riguarda l’erogazione di ecg, holter cardiaco e holter pressorio, che le farmacie potranno proporre avvalendosi di provider a loro scelta purché il medico refertante eserciti nel territorio italiano. Gli onorari ammonteranno a 26 euro per l’elettrocardiogramma, 44 euro per l’holter pressorio e 62 euro per l’holter cardiaco. Gli importi sono esenti iva e i rimborsi andranno indicati nella dcr.
Per beneficiare della prestazione gli assistiti non dovranno passare dal medico curante per l’impegnativa: basterà che la farmacia effettui preliminarmente una pre-valutazione del rischio cardiovascolare del paziente sulla base di un questionario che verrà predisposto da un gruppo di lavoro tecnico; l’accordo prevede che per tutta la durata della sperimentazione (fino al 31 dicembre) ogni assistito non potrà sottoporsi allo stesso esame per più di tre volte.
La partecipazione delle farmacie è su base volontaria ed è subordinata al completamento della formazione, che verrà assicurata da un corso Fad in via di predisposizione da parte di Farmaservizi. L’accordo dev’essere ratificato da una delibera di giunta.