Cala il sipario sulla sperimentazione dei servizi di telemedicina nelle farmacie pugliesi. Dall’inizio del mese niente più prestazioni a distanza in regime rimborsato, non per scelta della Regione – come si è affrettato a precisare l’assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese – ma semplicemente perché i fondi stanziati per finanziare la farmacia dei servizi sono finiti. «È falso dire che la Regione Puglia ha deciso di fermare i servizi» ha dichiarato alla stampa locale Piemontese, che ricopre anche l’incarico di vicepresidente della Regione «la fase di test è terminata per decisione ministeriale, non regionale».
L’assessore ha anche ricordato i numeri con cui si è chiusa la sperimentazione: dieci milioni il fondo di cui hanno beneficiato le oltre 800 farmacie partecipanti sulle 1.280 pugliesi e 50.000 prestazioni a distanza erogate (in media, quasi tre alla settimana per esercizio).
«In Puglia la telemedicina nelle farmacie è stata un successo, abbiamo utilizzato tutte le risorse ricevute senza avanzare un centesimo inutilizzato» ha detto ancora Piemontese «chi polemizza sbaglia indirizzo: siamo soltanto al termine naturale della sperimentazione». La Regione, ha concluso Piemontese, ha già chiesto «formalmente al Ministero» di ripartire dall’anno prossimo con nuove risorse.