dalle regioni

Puglia, ospedaliera sfonda di 190 milioni. Manager Asl a rischio decadenza

28 Febbraio 2023

Direttori generali e direttori sanitari delle Asl pugliesi a rischio di decadenza per gli sfondamenti della spesa farmaceutica emersi nel 2022. È l’avvertimento scattato al termine delle audizioni condotte ieri in commissione Bilancio del Consiglio regionale: mentre la spesa convenzionata evidenzia un disavanzo di soltanto sette milioni, quella per acquisti diretti registra un’eccedenza di oltre 190 milioni sui 658 a budget, con sfondamenti percentuali nelle singole Aziende sanitarie anche a doppia cifra.

Dall’elenco, in particolare, spiccano i casi dell’Asl di Taranto (34,85%) e Brindisi (34,84%), seguite da Policlinico di Foggia (30,75%), Asl Bari (29,95%), Asl Lecce (27,89%), Asl Foggia (26,90%), Policlinico di Bari (26,59%) e Asl Bat (25,36%). «È davvero stupefacente osservare che le aziende sanitarie non rispettano i tetti di spesa decisi dalla giunta regionale, ossia dall’organo che nomina fiduciariamente i direttori generali» ha commentato il presidente della commissione, Fabiano Amati «a questo punto non c’è alcun dubbio: i direttori generali o quantomeno i direttori sanitari sono decaduti (secondo quanto prevedono le disposizioni regionali, ndr), perché da aprile a oggi non hanno attivato i provvedimenti correttivi necessari pur avendo monitorato, ogni due mesi, il mancato raggiungimento degli obiettivi».