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Puglia, vaccinazione antiflu in circa 300 farmacie. Ecco lo schema dei compensi

19 Novembre 2024

Sono poco meno di 300 le farmacie del territorio che, in Puglia, hanno aderito per ora alla campagna regionale per la somministrazione del vaccino antinfluenzale. Il conteggio arriva dall’elenco pubblicato sul portale di Pugliasalute che ricorda date, modalità e fasce target della vaccinazione, così come le strutture ci rivolgersi per l’inoculazione: oltre alle farmacie, medici di mg, pediatri di libera scelta, punti vaccinali delle Asl, medici del lavoro, strutture di ricovero e di riabilitazione pubbliche e private, strutture sanitarie e sociosanitarie.

Intanto è stata ormai pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è quindi in vigore la delibera di giunta che ratifica l’accordo tra assessorato alla Salute, Federfarma e Assofarm per la vaccinazione antiflu nelle farmacie. L’intesa, recita il documento, è stata redatta «in conformità con le Linee di indirizzo per la sperimentazione dei nuovi servizi nella farmacia di Comunità approvate dalla Conferenza Stato Regioni e recepisce integralmente il Protocollo nazionale del 28 luglio 2022».

Ai fini della somministrazione dei vaccini anti-influenzali, continua l’accordo regionale, le farmacie pubbliche e private convenzionate dovranno quindi vaccinare soltanto in «area interna alla farmacia, purché separata dagli spazi destinati all’accoglienza dell’utenza e allo svolgimento delle attività di dispensazione del farmaco, oppure in apposite aree, locali o strutture esterne, con le modalità previste all’articolo 4 del Decreto ministeriale 28 luglio 2022» o ancora a farmacia chiusa, nel rispetto dei requisiti strutturali e organizzativi dettati dal Protocollo nazionale.

Il compenso è fissato in 6,16 euro a vaccinazione iva esclusa, sino al raggiungimento di un tetto complessivo di 150mila dosi somministrate (per una spesa totale di 1,3 milioni di euro). In aggiunta, sono previste premialità forfettarie commisurate ai volumi: 50 euro una tantum per le farmacie disagiate (rurali sussidiate con fatturato annuo non superiore a 450mila euro e urbane/rurali non sussidiate con fatturato annuo non superiore a 300mila euro) che raggingeranno le 20 dosi e per le restanti che supereranno le 40 dosi; 100 euro una tantum per le farmacie disagiate che somministreranno almeno 40 dosi e per le altre che raggiungeranno le 80 dosi.