Puglia e Veneto confermano le loro scelte in tema di servizi e rinnovano sino al 31 dicembre la sperimentazione che permette ai loro assistiti di sottoporsi in farmacia a esami come elettrocardiogramma, holter cardiaco e holter pressorio in regime convenzionato. Una proroga che mette in evidenza come le farmacie di comunità siano ormai un tassello stabile della rete territoriale, soprattutto sul fronte della prevenzione e del supporto alle strutture sanitarie.
In Puglia il progetto, partito ad aprile, ha già dato risultati di rilievo: in poco più di cento giorni sono state erogate oltre 26mila prestazioni, grazie all’adesione di circa 750 farmacie, pari a oltre il 60% delle strutture del territorio. La delibera regionale 68/2025 del 31 luglio scorso che proroga la sperimentazione, in aggiunta, incrementa (fino a 120 euro per esercizio) gli incentivi di cui beneficiano coloro che ranno raggiunto i target concordati. L’obiettivo è stimolare una maggiore diffusione del servizio e premiare chi contribuisce in maniera significativa alla promozione dell’attività. «La farmacia dei servizi non è più un’ipotesi ma una realtà consolidata» osserva Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente dell’Ordine interprovinciale dei farmacisti di Bari e Bat «abbiamo dimostrato di saper integrare la nostra azione quotidiana con prestazioni ad alto valore sociale e sanitario, contribuendo concretamente al funzionamento della sanità pubblica e avvicinando i cittadini a servizi fondamentali».
Sperimentazione rinnovata anche in Veneto, dove i dati diffusi dalla Regione e da Federfarma confermano una crescita costante: nei primi sette mesi del 2025 le farmacie hanno erogato quasi 30mila prestazioni, tra esami di telecardiologia e screening di prevenzione per diabete, colesterolo e ipertensione, oltre al monitoraggio dell’aderenza terapeutica nei pazienti cronici. «La proroga della sperimentazione per tutto il 2025 riconosce e valorizza il ruolo cruciale della farmacia, sempre più vicina alle esigenze della comunità» sottolinea Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto «la telecardiologia, in particolare, continua a registrare una domanda crescente e ci aspettiamo un ulteriore picco in autunno. Per quanto riguarda gli screening, invece, occorre rafforzare l’informazione per invertire la lieve flessione registrata su ipertensione e colesterolo».