Di solito cercavano di entrare nelle case degli anziani spacciandosi per tecnici del gas, idraulici o poliziotti. Ora invece l’ultima frontiera della truffa ai danni degli sprovveduti è quella di presentarsi nei panni del farmacista. L’allarme arriva da Trieste, dove nei giorni scorsi si sono registrati due casi di tentati raggiri orditi (per fortuna senza successo) con la scusa di un farmaco da sostituire.
A denunciare i due episodi, come racconta un articolo del quotidiano Il Piccolo, il titolare della farmacia “Alla Croce Verde”, a sua volta informato dalle due clienti che i truffatori avevano preso di mira. Nel primo caso, risalente al 28 luglio, l’anziana era stata contattata al telefono da uno sconosciuto che, presentandosi come un incaricato della farmacia, le aveva spiegato di dover provvedere alla sostituzione della cardioaspirina in suo possesso, a causa di un errore nel dosaggio. Ma la donna, insospettita dal fatto che quel farmaco non fosse tra i medicinali con cui si cura, ha riagganciato.
Nel secondo caso, invece, il truffatore ha contattato la cliente addirittura al citofono, sempre con la stessa scusa. Ma anche in questo frangente l’anziana non c’è cascata e non ha aperto. Un dettaglio non trascurabile: in entrambi gli episodi, il truffatore ha contattato le vittime in un orario in cui la farmacia era chiusa, in modo da prevenire eventuali controlli.
«Abbiamo sporto denuncia ai Carabinieri» spiega il titolare al quotidiano «per tutelare le persone fragili che potrebbero finire nel mirino dei truffatori, e anche il buon nome della nostra farmacia, che è stato utilizzato per tentare il raggiro». Una segnalazione è stata inviata anche all’Ordine dei farmacisti di Trieste.