Quasi 45mila prestazioni in dieci mesi, con un trend in crescita costante e un picco a ottobre. Sono i numeri diffusi dalla Regione Veneto e rilanciati ieri da Federfarma sulla sperimentazione della farmacia dei servizi, che nel 2025 conferma il ruolo sempre più rilevante delle farmacie territoriali nelle attività di prevenzione e screening. Da gennaio a ottobre le strutture aderenti hanno erogato complessivamente 44.990 prestazioni, tra monitoraggi e test di telecardiologia, confermando la piena maturità del modello avviato con il decreto regionale 15 del 15 maggio 2024.
In particolare, i dati regionali registrano 12.431 screening del diabete non noto, 9.295 holter cardiaci, 7.939 elettrocardiogrammi, 5.506 holter pressori, 4.824 screening per l’ipertensione non nota, 4.599 per la prevenzione del colesterolo e 367 prestazioni di monitoraggio dell’aderenza terapeutica nei pazienti cronici (333 per il diabete e 34 per la Bpco). La distribuzione territoriale mostra forti differenze: l’Ulss 9 Scaligera guida la classifica con 21.027 prestazioni, seguita da Ulss 3 Serenissima (5.451), Ulss 8 Berica (4.873) e Ulss 6 Euganea (4.548). Più distanziate Ulss 5 Polesana (3.458), Ulss 4 Veneto Orientale (2.112), Ulss 7 Pedemontana (1.958), Ulss 2 Marca Trevigiana (1.130) e Ulss 1 Dolomiti (433).
Secondo Federfarma Veneto, i dati confermano che la farmacia si sta affermando come un punto di riferimento stabile per la salute di prossimità. «Il consueto report trimestrale ci consegna dati estremamente positivi, basti pensare che da luglio a ottobre i servizi erogati dalle farmacie del Veneto sono in costante ascesa e proprio l’ultimo mese preso in esame registra il picco di prestazioni, spinto come prevedevamo dalla telecardiologia» spiega Andrea Bellon, presidente dell’associazione regionale.
Il risultato, prosegue Bellon, è frutto di un duplice fattore: da un lato, «la percezione sempre più concreta che i cittadini hanno oggi delle farmacie, ossia i primi presidi sanitari sul territorio nei quali possono trovare servizi professionali e professionisti della salute»; dall’altro, il lavoro di informazione e sensibilizzazione svolto dagli stessi farmacisti. «Molti cittadini non sanno che possono accedere gratuitamente agli screening e alle prestazioni di telecardiologia su presentazione di ricetta bianca del medico curante. La nostra campagna di comunicazione, attiva da mesi anche sulle piattaforme online, sta contribuendo a colmare questa distanza».
Il Veneto, conclude Federfarma, si conferma così tra le regioni italiane più avanti nella sperimentazione della farmacia dei servizi, con un modello che unisce efficienza organizzativa, partecipazione dei cittadini e valorizzazione del ruolo professionale del farmacista.