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Belgio, 85% cittadini preferisce acquistare otc in farmacia anziché online

4 Ottobre 2025

La maggioranza dei belgi pratica un’automedicazione responsabile e cauta: è quanto rivela l’indagine condotta dalla Bachi (l’Associazione belga delle industrie del consumer healthcare) su un campione di mille adulti tra i 18 e i 65 anni, di cui riferisce un articolo della rivista Le Pharmacien. La fotografia che si ricava, è quella di una popolazione che non usa i farmaci “alla leggera” e ricorre all’automedicazione per in modo selettivo e per i disturbi più leggeri.

Dai numeri: il 76% dichiara di avere una scorta ordinata di prodotti a casa; il 74% usa l’automedicazione per il mal di testa, il 67% per il mal di gola, il 57% per la tosse e il 54% per il raffreddore. Il 70% acquista prodotti Otc di propria iniziativa, ma il ricorso al professionista resta centrale: circa l’85% preferisce acquistare in farmacia piuttosto che online e il 97% dichiara fiducia sia nel medico sia nel farmacista. Solo una minoranza (17%) chiede prima il parere del farmacista, mentre il 30% preferisce consultare il medico prima di auto-curarsi.

Questi dati alimentano anche richieste esplicite: il 40% dei rispondenti ritiene che in Belgio dovrebbe essere disponibile una più ampia gamma di prodotti in vendita libera, un argomento che Bachi interpreta come spinta per una politica di “switch” mirati purché accompagnata da un’adeguata vigilanza e con il consiglio dei sanitari.

È utile ricordare il contesto normativo: in Belgio la vendita di medicinali resta prerogativa del farmacista. Le autorità competenti consentono la vendita online solo se la farmacia è autorizzata e registrata presso l’agenzia regolatoria (Famhp) e l’Ordine dei farmacisti; la commercializzazione di integratori e prodotti parafarmaceutici è invece possibile anche al di fuori del canale farmacia.