In un’epoca segnata dall’influenza crescente del digitale e dalla moltiplicazione delle fonti di informazione sanitaria, un recente sondaggio condotto in Belgio restituisce un dato confortante per la professione sanitaria: cittadini e consumatori continuano ad attribuire una fiducia quasi unanime ai medici e ai farmacisti.
Condotta dalla Bachi (Belgian Association of the Consumer Healthcare Industry) su un campione di mille cittadini belgi tra i 18 e i 65 anni, la survey rivela che il 97 % degli intervistati dichiara di avere fiducia nel proprio medico e nel proprio farmacista. Secondo le conclusioni dell’indagine, questi risultati «confermano senza alcun dubbio il valore insostituibile del consiglio dei professionisti della salute».
Il sondaggio mette in luce non solo la fiducia nei professionisti sanitari, ma anche l’efficacia del loro ruolo nelle decisioni relative all’automedicazione. Tra il 40 % e il 50 % delle scelte in questo ambito sono guidate dalle raccomandazioni mediche, confermando come l’intervento qualificato continui a prevalere rispetto ai messaggi promozionali diffusi sui social o nei media. «Questa competenza garantisce la sicurezza dei trattamenti e la loro adeguatezza ai bisogni specifici di ciascun paziente», sottolinea Bachi, rilevando che le campagne commerciali digitali influenzano meno di una persona su cinque.
In un passaggio particolarmente significativo, l’indagine evidenzia come il rapporto umano venga ancora privilegiato rispetto all’algoritmo: più dell’80 % degli intervistati preferisce consultare un medico piuttosto che fidarsi di “Dr Google”, e l’85 % attribuisce maggiore fiducia all’acquisto in farmacia fisica rispetto alle piattaforme digitali. «In un mondo in cui tutto si compra con un clic, i belgi privilegiano in modo massiccio il contatto umano per le loro decisioni di salute. È un plebiscito per la competenza professionale», commenta Bachi.
La relazione continuativa tra paziente e medico si conferma altrettanto salda: l’80 % degli intervistati dichiara di consultare sempre lo stesso medico; tra gli over 55, questa percentuale sale al 93 %. E anche in farmacia la fedeltà è alta: un’ampia maggioranza dei consumatori si rivolge a una farmacia di prossimità, attirata dalla possibilità del dialogo e del consiglio personalizzato.
Tra coloro che hanno usufruito di consigli farmacologici, più del 90 % si dichiara soddisfatto, e la metà esprime una soddisfazione «molto elevata». Non si tratta soltanto di un dato numerico, ma di una conferma tangibile del valore del rapporto, della competenza e della professionalità percepita. «Questi risultati delineano il ritratto di un sistema sanitario belga in cui i professionisti mantengono il loro ruolo centrale di guide e garanti della sicurezza terapeutica» conclude Bachi, auspicando che la «fiducia massiccia accordata ai farmacisti sia un argomento a favore di un’evoluzione delle loro prerogative».