Secondo un recente sondaggio promosso in Belgio da Multipharma, catena di farmacie cui fanno capo oltre 240 filiali in tutto il Paese, l’80 % dei cittadini ritiene che la vaccinazione in farmacia contro influenza e covid rappresenta un servizio che «apporta un valore aggiunto», grazie alla prossimità e accessibilità degli esercizi farmaceutici.
Nella regione francofona della Vallonia la campagna vaccinale comincerà tra pochi giorni, il 15 settembre, e in vista della nuova stagione le farmacie belghe tornano a polemizzare con l’assicurazione sanitaria per la burocrazia che ostacola la vaccinazione in farmacia. Dal 2023 i farmacisti sono autorizzati a prescrivere e somministrare il vaccino, ma per essere rimborsati dalla cassa malattia i pazienti (delle fasce a rischio, cui la profilassi è offerta gratuitamente) devono rivolgersi al medico curante perché compili la richiesta.
La richiesta delle farmacie è di semplificare la procedura per agevolare l’accesso al vaccino da parte degli assistiti, ma finora non ci sono state risposte positive da parte del sistema sanitario. «Siamo convinti che la vaccinazione da parte del farmacista sia complementare a quella offerta dagli altri operatori sanitari» ha commentato il ceo di Multipharma Geert Reyniers, che chiede una maggiore integrazione delle farmacie nelle campagne vaccinali. Soltanto l’anno scorso, le farmacie della sua catena hanno somministrato 35.871 vaccini contro l’influenza e 41.753 contro il covid.