Avvio con il botto, in Francia, per la stagione vaccinale 2025-2026 contro l’influenza: partita il 14 ottobre, la campagna ha già visto la vaccinazione in cinque giorni di quasi 2,1 milioni di francesi, in crescita del 7% rispetto alla stagione 2019-2020 – l’ultima prima della pandemia – e del 36% rispetto all’anno passato, quando si era partiti con maggiore lentezza. Le cifre, riportate dal Quotidien du pharmacien, arrivano da Gers Data e – cosa forse ancora più importante – dicono che le farmacie stanno guidando le somministrazioni con il 60% dei pazienti che si è rivolto a loro per vaccinarsi. Una percentuale che sale addirittura al 76% nella regione dell’Île-de-France, la regione che ha Parigi per capoluogo. «Vedo braccia tutto il giorno» è la testimonianza di una farmacista citata dal Quotidien «in una settimana abbiamo somministrato più vaccini antinfluenzali di quanti ne avessimo fatti in tutto l’ottobre dell’anno scorso».
I numeri, sottolinea il direttore generale di Gers Data, David Syr, indicano anche una forte partecipazione dei soggetti under 65, che rappresentano circa mezzo milione di vaccinati: «Si tratta del 60% in più rispetto alla stagione precedente». Tre persone su quattro hanno invece più di 65 anni, fascia d’età cui sono raccomandati i vaccini ad alto dosaggio o con adiuvante. Un quarto dei cittadini immunizzati ha ricevuto proprio uno di questi prodotti “migliorati”, come Efluelda o Fluad, resi disponibili soltanto all’inizio dell’estate.
Il buon andamento della campagna, osservano gli esperti, potrebbe essere legato alla forte ondata influenzale che ha colpito la Francia lo scorso inverno e alle difficoltà incontrate allora nel reperire dosi a stagione inoltrata. Per ora, però, il dato più significativo resta quello del contributo delle farmacie, ormai pienamente integrate nel sistema nazionale di prevenzione: la vaccinazione antinfluenzale si conferma uno dei servizi di prossimità più apprezzati dai cittadini e uno dei pilastri della “pharmacie clinique” francese.