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Francia, farmacie contro la nuova campagna Leclerc sulle liberalizzazioni

6 Settembre 2018

Segnano di nuovo burrasca i rapporti tra i titolari di farmacia francesi e il gruppo Leclerc, il colosso della gdo noto per le sue ripetute battaglie sulla liberalizzazione dei farmaci otc (che in Francia continuano a essere distribuiti in esclusiva dagli esercizi dalla croce verde). Colpa dell’ultima campagna pubblicitaria del gruppo transalpino, “on air” dalla fine di agosto sulle principali emittenti nazionali: una giovane coppia scopre che nelle parafarmacie Leclerc è possibile acquistare il test per la gravidanza ma non quello per il colesterolo o altre autoanalisi, né i farmaci senza ricetta che invece possono essere acquistati su internet. E a spiegarlo ai due è una farmacista con il logo dell’insegna sul camice, che conclude dispiaciuta: «E’ tutto sbagliato».

La pubblicità, ovviamente, non è piaciuta ai titolari di farmacia e infatti l’Uspo (Union des syndicats de pharmaciens d’officine, una delle due sigle nazionali di categoria assieme alla Fspf) è subito partita al contrattacco con una segnalazione al Conseil supérieur de l’audiovisuel, l’authority francese per le comunicazioni. La richiesta dell’Uspo è che il Consiglio fermi la campagna Leclerc per recidiva: il gruppo, ricorda il sindacato, aveva già diffuso una comunicazione dello stesso tenore nel 2016, e il Csa l’aveva boccata perché contraria alle norme francesi sulla pubblicità. «Si tratta di un messaggio» ha detto il presidente dell’Uspo, Gilles Bonnefond, al Quotidien du pharmacien «che mira a influenzare l’opininone pubblica proprio quando Leclerc si rifà avanti per ottenere la libera vendita di test e farmaci otc. La sicurezza dei pazienti e il corretto uso del farmaco hanno la precedenza sugli interessi economici della grande distribuzione».