In Francia le vendite su Amazon di parafarmaco sono cresciute del 43% nel primo trimestre del 2025. Il dato arriva da Iqvia e fa rumore, ma – avverte la società di ricerche – va letto nella giusta prospettiva: il canale fisico della farmacia resta saldamente in testa, e manterrà il 90% del mercato anche nei prossimi due anni. Lo dicono i numeri: le vendite di “senza ricetta” hanno toccato ni tre mesi i 4,1 miliardi di euro, dei quali il 92% (3,77 miliardi) realizzato nelle farmacie. Amazon, nonostante l’impennata delle vendite, si è fermata a 59 milioni di euro. In termini di crescita la performance del colosso amricano è rilevante, +43% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato contro il +2,9% della farmacia e del 4% dell’intero mercato (sommati tutti i canali). Ma il confronto rischia di fuorviare se non si guarda al dettaglio dei segmenti.
La crescita di Amazon è trainata da igiene e bellezza (+50%), primo soccorso, test e dispositivi medici (+42%) e medicazione familiare (+44%). Tuttavia, questi ultimi due comparti restano territorio presidiato dalla farmacia, che continua a detenere la quota principale. E non è un caso: secondo Iqvia, i punti di forza della farmacia rimangono il consiglio del farmacista, la qualità del suo assortimento (referenziazione) e – sorpresa – i prezzi.
È il caso degli integratori alimentari, dove il canale mostra una forte specializzazione in cinque aree: vitalità/immunità, digestione, umore/stress/sonno, vie respiratorie e, in misura minore, bellezza (6% delle vendite). Amazon, al contrario, registra il 26% delle sue vendite nella categoria bellezza, seguita da vitalità/immunità, umore/stress/sonno, controllo del peso e digestione.
Smentito anche il luogo comune secondo cui Amazon è sempre più conveniente. «Le differenze di prezzo sono minime» spiega al Quotidien du pharmacien Paul Reynolds, partner di Iqvia per le analytics solutions «e spesso addirittura a favore dell’officina». Nei segmenti digestione, bellezza e vitalità/immunità, la farmacia propone prezzi medi più bassi. Differenze trascurabili si riscontrano anche per le vie respiratorie. L’unica eccezione è il comparto umore/stress/sonno, dove Amazon mostra un leggero vantaggio, legato però a confezioni di maggiore formato più che a strategie di prezzo aggressive.
Dove Amazon si distingue davvero, osserva Reynolds, è altrove: nella facilità d’acquisto (account personale, consegna con abbonamento) e nella presenza di recensioni verificate che spingono all’acquisto d’impulso. Ma anche questi vantaggi hanno un limite. Secondo le proiezioni di Iqvia, nel 2027 il colosso dell’e-commerce avrà sì guadagnato terreno – tra +20 e +30% rispetto al 2024 – ma controllerà solo il 2,22% del mercato della vendita libera, che sarà salito a 18 miliardi di euro. La farmacia, invece, continuerà a dominare, con un fatturato stimato di 16,2 miliardi e una crescita annua del 2,3%.