L’Ansm, l’Aifa francese, ha autorizzato le farmacie del territorio a dispensare la quetiapina in unità frazionate, indipendentemente dal dosaggio e dalla forma farmaceutica ed entro il limite massimo di un mese di trattamento. Lo ha deciso l’Ansm (Agence nationale de sécurité du médicament et des produits de santé), che amplia così le misure eccezionali già in vigore per la formulazione da 50 mg a rilascio prolungato (libération prolongée) previste dal decreto del 12 aprile scorso.
La decisione è parte di un più ampio pacchetto di interventi con cui l’Agenzia sta cercando di fronteggiare le persistenti difficoltà di approvvigionamento della quetiapina, antipsicotico utilizzato soprattutto nel trattamento di schizofrenia, disturbo bipolare e depressione maggiore.
Nonostante la ripresa della produzione da parte del sito greco Pharmathen e la graduale riattivazione delle forniture da parte dei laboratori farmaceutici ai grossisti, le carenze di Xeroquel LP (nome commerciale) e dei suoi equivalenti generici continuano a pesare sul mercato.
In questo contesto, l’Ansm ha anche autorizzato l’importazione di medicinali contenenti quetiapina da altri Paesi europei – in particolare Svizzera, Belgio e Portogallo – in confezioni da 50 mg, 300 mg e 400 mg (sempre a rilascio prolungato). Questi farmaci, pur presentando nomi commerciali differenti, sono equivalenti per principio attivo, posologia, via e modalità di somministrazione.
L’Agenzia raccomanda ai farmacisti di privilegiare la dispensazione di questi lotti importati, che presentano scadenze più ravvicinate rispetto alle scorte nazionali in via di distribuzione, così da evitare sprechi e garantire la continuità terapeutica.
La possibilità di dispensazione a unità (Dau) – estesa ora a tutta la quetiapina – serve proprio a facilitare la distribuzione dei grandi formati importati e a ottimizzare la gestione delle scorte disponibili. Infine l’Ansm ricorda che, in caso di indisponibilità delle formulazioni a rilascio prolungato, resta possibile la sostituzione con preparazioni galeniche magistrali a rilascio immediato, anche senza la necessità di una nuova ricetta.
L’obiettivo resta la continuità terapeutica per i pazienti, in un contesto in cui l’incertezza sui tempi di ritorno alla normalità delle forniture richiede soluzioni flessibili e tempestive.