Franchise raddoppiata sui farmaci, revisione dell’esenzione per malattie croniche, uso obbligatorio del fascicolo sanitario elettronico e rilancio della prevenzione: sono alcune delle misure allo studio in Francia per contenere la spesa sanitaria, con particolare attenzione all’assistenza farmaceutica. Gli interventi, che confluiranno nel progetto di legge di finanziamento della Sécurité sociale (Plfss) per il 2026, puntano a ridurre di 5 miliardi di euro l’anno le uscite del welfare, in un Paese dove la spesa pubblica ha toccato nel 2024 il 5,8% del Pil e il debito il 114%.
La misura più rilevante riguarda l’aumento della “franchise médicale”, ovvero la quota non rimborsabile sulle prestazioni sanitarie trattenuta direttamente ai pazienti. Oggi la franchigia sui farmaci è fissata a 0,50 euro a confezione, fino a un massimo di 50 euro annui: il piano del governo è di raddoppiare questo tetto a 100 euro. «Le franchigie e le partecipazioni forfettarie verranno aumentate e riscosse direttamente al banco» ha precisato il ministro della Salute, Catherine Vautrin. Lo scopo è responsabilizzare gli assistiti, in un contesto in cui – secondo il premier François Bayrou – «i francesi consumano il doppio degli antibiotici rispetto ai tedeschi».
Un altro fronte riguarda l’esenzione totale dal ticket per i pazienti affetti da patologie croniche gravi (affection de longue durée, ald): in Francia ne beneficia il 20% della popolazione, contro il 5% della Germania. Il governo vuole ricondurre l’esenzione ai soli farmaci e cure direttamente legati alla malattia ed escludere gli altri: «Bisogna uscire dal 100% senza legame con le patologie» ha detto Bayrou. Inoltre, si prevede la possibilità di revocare il regime quando la condizione cronica non è più presente o clinicamente rilevante. «Molte malattie che un tempo erano incurabili oggi non lo sono più», ha ricordato Vautrin.
Per migliorare l’appropriatezza prescrittiva e ridurre gli esami ridondanti, inoltre, diventerà obbligatorio per i medici l’utilizzo del Dossier médical partagé (Dmp), l’equivalente francese del fascicolo sanitario elettronico, che sarà arricchito da strumenti di intelligenza artificiale per supportare il processo diagnostico. «La salute non può essere un mercato dove si consuma senza freni», ha dichiarato Bayrou.
Interventi sono previsti anche sul sistema degli arrêts maladie, ossia le assenze dal lavoro per malattia. Si punta a semplificare il rientro dopo i 30 giorni, evitando il passaggio obbligato dal medico del lavoro, oggi spesso introvabile: «Decideranno i medici curanti, tranne nei casi di malattia professionale o infortunio sul lavoro», ha chiarito il premier.
Infine, il piano prevede un rafforzamento delle politiche di prevenzione – dalla vaccinazione alla lotta alla cronicità – e un’ottimizzazione nell’uso delle risorse, come il riutilizzo di dispositivi medici e attrezzature inutilizzate dopo un decesso. Tutti i provvedimenti, ha concluso Vautrin, «dovranno contribuire a riportare in equilibrio i conti della Sécurité sociale entro il 2029».