Comunicazione social e regole deontologiche al centro di polemiche e segnalazioni anche in Francia, dove sta facendo discutere non poco il «Pharma Tour» lanciato dall’influencer marsigliese Maeva Ghennam per promuovere la propria linea di cosmetici: in questi giorni la 28enne, nota al pubblico francese per la partecipazione ad alcuni reality e seguita da milioni di follower, ha fatto tappa in diverse farmacie del Paese dove ha realizzato alcuni video ripresi sui suoi profili social. Alcune delle immagini, riprese dagli stessi esercizi, sono state segnalate all’Ordine dei farmacisti per presunte criticità sul piano deontologico, come riporta il Quotidien du pharmacien.
Nei video diffusi online, Ghennam appare all’interno delle farmacie, spesso dietro il banco, con un camice che reca il nome dell’esercizio e un badge col proprio nome, e accanto alcune «ambasciatrici» anch’esse in camice. In una delle clip, ambientata nella farmacia Apothical di Carré Sénart, in Seine-et-Marne, una cliente chiede una «acqua di colonia profumata e idratante» e l’influencer presenta insieme al suo staff la gamma di prodotti della propria linea, descritti come «brume 3 in 1» capaci di «idratare, profumare e illuminare» la pelle. In un altro video, girato in modalità selfie, Ghennam commenta: «Abbiamo messo i camici, facciamo le cassiere, le farmaciste, vendiamo…».
Secondo quanto riferisce il giornale francese, durante lo stesso evento l’influencer e le sue collaboratrici hanno indossato grembiuli rosa per preparare zucchero filato all’interno della farmacia, accanto a un banco di dolci, per promuovere un integratore alimentare presentato come «anti-zucchero e anti-spuntini». Il tour è poi proseguito in altre farmacie, tra le quali la Pharmacie Centrale Évry 2 e Action Pharma Dourdan, sempre del network Apothical.
Come sottolinea il Quotidien du pharmacien, il Pharma Tour sta sollevando diffusi interrogativi sui limiti della comunicazione commerciale delle farmacie. Diversi farmacisti hanno ritenuto opportuno segnalare i contenuti all’Ordine, che ha confermato che «saranno esaminati come ogni segnalazione depositata sul sito. L’Ordine, osserva il giornale, è già regolarmente chiamato a pronunciarsi su video di consigli diffusi da farmacisti-influencer, ma l’utilizzo della farmacia come scenario per un’influencer esterna pone questioni nuove.
Tra i nodi evidenziati figurano, sempre secondo le valutazioni riportate dalla testata francese, il rischio che le farmacie diventino semplici «decori» per operazioni promozionali e la responsabilità del titolare che ospita eventi pensati per aumentare traffico e. Viene inoltre richiamata l’attenzione sulla liceità di attività come la preparazione di alimenti all’interno dell’officina, anche quando collegata alla promozione di integratori.
Il profilo dell’influencer aggiunge ulteriori elementi di contesto: Maeva Ghennam è stata condannata lo scorso ottobre a un anno di reclusione con sospensione della pena per pratica commerciale ingannevole, per aver promosso prodotti senza dichiararne la finalità commerciale, oltre a una multa di 150 mila euro per video realizzati tra il 2020 e il 2023 in cui pubblicizzava servizi e beni senza indicare di essere pagata per tale attività.
Le polemiche sul «Pharma Tour» si inseriscono in una fase di revisione delle regole deontologiche francesi. Il nuovo codice dell’Ordine, attualmente in attesa dei rilievi della Commissione europea prima della pubblicazione prevista entro pochi mesi, dedica maggiore spazio – secondo quanto riferito dalla testata – alla distinzione tra informazione e pubblicità nella comunicazione sui social network, chiamata a fare chiarezza anche su iniziative come quelle finite sotto osservazione in questi giorni.