estero

Galles, cresce la richiesta di consulti con il farmacista prescrittore

17 Ottobre 2025

In Galles, il numero di consulti effettuati nelle farmacie di comunità con un farmacista prescrittore è più che triplicato negli ultimi due anni. Lo ha reso noto Health Education and Improvement Wales (HeiW) durante il Pharmacy Show di Birmingham del 12 e 13 ottobre, dove Karen Brambles, responsabile regionale per la formazione continua dei farmacisti nel Nord del Galles, ha presentato i dati più recenti del programma Choose Pharmacy.

Secondo le cifre illustrate, nei primi cinque mesi del 2025 si sono registrati 75.723 consulti nell’ambito del servizio di Pharmacist Independent Prescribing Service (Pips), contro i 23.807 rilevati nello stesso periodo del 2023, con un incremento di oltre il 200%. La grande maggioranza dei pazienti — circa il 90% — è stata trattata efficacemente dal farmacista prescrittore, mentre il 9% è stato indirizzato a un altro professionista sanitario e solo l’1% ai servizi di emergenza o di guardia.

Il dato che più colpisce, ha spiegato Brambles, è che il 90% dei pazienti, in assenza del servizio, avrebbe prenotato un appuntamento con il medico di medicina generale. Un segnale evidente dell’impatto che i farmacisti prescrittori stanno avendo sulla capacità del servizio sanitario di rispondere alla domanda di assistenza di base.

Il programma Choose Pharmacy è stato avviato in forma sperimentale nel giugno 2020 e ampliato nell’ottobre 2021 con l’introduzione del Pips, che consente ai farmacisti di comunità abilitati di prescrivere in autonomia per diverse condizioni di lieve e media entità: infezioni dell’orecchio, delle vie urinarie e delle alte vie respiratorie, problemi cutanei, infezioni virali e contraccezione d’emergenza. A gennaio 2025 erano circa 220 le farmacie gallesi che offrivano il servizio.

Il farmacista prescrittore indipendente (independent prescriber) è un professionista abilitato, dopo una specifica formazione universitaria e una supervisione clinica, a valutare i sintomi del paziente, formulare una diagnosi e prescrivere il trattamento appropriato, inclusi i farmaci con ricetta. All’interno della farmacia di comunità, questa figura amplia notevolmente la capacità di presa in carico dei cittadini, offrendo un accesso immediato a cure di prima linea e alleggerendo il carico dei medici di base e degli ambulatori del Servizio sanitario nazionale.

Per Alwyn Fortune, responsabile per le politiche e i rapporti istituzionali della Royal Pharmaceutical Society Wales, «questo risultato riflette il ruolo crescente e indispensabile che i farmacisti prescrittori svolgono nel migliorare l’accesso dei pazienti alle cure e nel sostenere la capacità del sistema sanitario». Fortune ha sottolineato che la rapida espansione del servizio sta producendo benefici concreti, grazie a farmacisti che «si sottopongono a una formazione aggiuntiva e dimostrano la loro competenza nella gestione di molte condizioni che tradizionalmente avrebbero richiesto una visita dal medico».

Per consolidare i risultati ottenuti, ha aggiunto, è però necessario che i farmacisti siano sostenuti «con tempi dedicati alla formazione, risorse adeguate e l’accesso a tutor clinici qualificati», in modo da garantire che la prescrizione in farmacia diventi parte integrante della pratica quotidiana e continui a offrire ai pazienti cure sicure ed efficaci.