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Germania, confronto acceso tra medici e governo sul farmacista prescrittore

28 Ottobre 2025

Cresce d’intensità, in Germania, il confronto tra il ministro della Salute, Nina Warken, e i medici tedeschi riguardo ai progetti del governo di consentire alle farmacie la dispensazione di medicinali soggetti a obbligo di ricetta anche senza prescrizione preventiva. Warken ha difeso pubblicamente le proprie proposte in un’intervista al Deutsches Ärzteblatt, ribadendo che per la sanità territoriale non bisogna più ragionare in termini di «medicina di famiglia ma di assistenza primaria». Pur comprendendo le preoccupazioni della categoria circa un possibile calo della qualità dell’assistenza, ha continuato Warken, «confido nel fatto che i medici, insieme con i farmacisti, riusciranno a chiarirsi reciprocamente riguardo alla dispensazione dei farmaci».

Secondo il Ministro, le farmacie devono diventare «una prima porta d’accesso» al sistema salute, innanzitutto con le vaccinazioni e poi con i programmi per la disassuefazione da nicotina e la prevenzione cardiovascolare. È chiaro che l’intento è quello di sgravare gli ambulatori ed è in questo quadro che Warken ha parlato della dispensazione di farmaci soggetti a ricetta senza prescrizione, da attuare entro limiti rigorosi. A tale riguardo ha citato come esempio i casi di Francia, Regno Unito e Svizzera: per avere cure primarie efficienti, sono necessari «più professionisti che collaborino tra loro».

I medici tedeschi – rappresentati da organizzazioni come la Bundesärztekammer (Cassa medica federale) e la Kassenärztliche Bundesvereinigung (associazione dei medici convenzionati) – non nascondono tuttavia la loro contrarietà. In una lettera aperta indirizzata al ministro, pur riconoscendo che «le farmacie rappresentano un pilastro della fornitura di medicinali sul territorio», esprimono «grande timore» per i progetti del governo: si supererebbe «una linea rossa», perché si verrebbe a minare «il collaudato principio dei quattro occhi: il medico diagnostica e prescrive, il farmacista verifica e dispensa». Se questo principio dovesse essere indebolito, avvertono, «si rischiano errori nelle terapie, un’assistenza frammentata e una perdita di sicurezza per i pazienti». Di fatto, «un farmacista al banco non può capire se un’infezione delle vie urinarie stia evolvendo in una polmonite o se non ci sia un’altra grave malattia sottostante».

I progetti del ministero riguardo al farmacista prescrittore sono affidati alla cosiddetta Gesetz zur Stärkung der Vor-Ort-Apotheken (legge per il rafforzamento delle farmacie di prossimità), che intende allargare compiti e prestazioni delle farmacie tedesche con servizi come la consulenza, la vaccinazione, il supporto ai pazienti cronici e altro ancora. In particolare, la riforma consentirebbe ai farmacisti di dispensare – in casi selezionati – medicinali soggetti a ricetta senza prescrizione medica, qualora sia noto il trattamento del paziente o si tratti di condizioni non complesse. Il ministero sottolinea che la misura è concepita per «mantenere una buona qualità dell’assistenza e al contempo alleggerire gli studi medici».