Comprare una farmacia in Germania costa sempre di più. Nel 2024, secondo i dati diffusi da Apobank – l’istituto di credito cooperativo specializzato nel finanziamento delle professioni sanitarie – i farmacisti che hanno avviato un’attività hanno speso in media 811mila euro, il 14% in più rispetto all’anno precedente. L’aumento è trainato dalla crescita delle acquisizioni di farmacie di fascia medioalta: in una compravendita su cinque il prezzo di vendita ha superato il milione di euro, mentre in una su dieci si è fermata ad appena 50mila euro, a conferma di un mercato diviso tra acquisizioni di grande valore e operazioni a basso investimento.
La fotografia di Apobank si basa su circa 370 operazioni seguite dalla banca nel corso dell’anno. La maggior parte riguarda singole farmacie, ma una quota significativa interessa i cosiddetti “gruppi di farmacie”: in Germania la legge consente a un titolare di possedere una farmacia principale e fino a tre filiali, configurando piccole catene sotto un unico proprietario. Chi ha acquisito queste strutture – che comprendono esercizio principale, eventuali filiali, magazzino, investimenti e capitale circolante – ha speso in media 1,7 milioni di euro. Per l’acquisto e l’allestimento di una sola filiale la spesa media è stata di 722mila euro.
Crescono anche le società di persone: il 10% delle nuove aperture è avvenuto nella forma di Ohg (Offene Handelsgesellschaft, assimilabile a una snc), il doppio rispetto al 2020, segno che sempre più farmacisti preferiscono condividere l’investimento e il rischio d’impresa. Nel complesso, una farmacia su quattro è stata acquisita come parte di un gruppo.
Interessante anche la variabile di genere. Per la prima volta le farmaciste hanno investito in media più dei colleghi uomini: 835mila euro contro 791mila per una farmacia singola o principale. Le donne sono state molto presenti nelle acquisizioni di fascia alta, pur mostrando una leggera flessione nella propensione all’autonomia. Rimane però una differenza nell’età della prima apertura: quasi tre quarti dei farmacisti uomini si sono messi in proprio prima dei 40 anni, mentre le donne hanno esordito mediamente due anni più tardi e con una quota più elevata di nuove titolari sopra i 50 anni. La fascia preferita da entrambi i sessi per l’avvio resta comunque quella tra i 31 e i 40 anni.
Il quadro tracciato da Apobank evidenzia quindi un mercato sempre più polarizzato: da un lato piccole acquisizioni a basso costo, dall’altro operazioni da oltre un milione di euro, spesso legate a reti di farmacie, che richiedono capitali consistenti e competenze gestionali più avanzate. Per chi intende diventare titolare in Germania, la sfida è sempre più impegnativa, ma anche potenzialmente più redditizia.