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Germania, la carenza di personale fa crescere gli stipendi dei tirocinanti

7 Ottobre 2025

Anche in Germania la carenza di personale laureato in cui si dibattono da tempo le farmacie tedesche rende i tirocinanti una risorsa sempre più preziosa da trattenere, anche con maggiorazioni e superminimi sullo stipendio base. Il percorso formativo del farmacista tedesco prevede, dopo quattro anni di studi universitari, un Praktisches Jahr (Pj) di dodici mesi diviso in due semestri, che costituisce la fase pratica necessaria per accedere al terzo e ultimo esame di Stato. In questo periodo, i tirocinanti — denominati Pharmazeut im Praktikum (Phip) — lavorano a tempo pieno in farmacia, sotto la supervisione di un farmacista abilitato. La loro posizione è formalmente quella di studenti, motivo per cui non si applica il salario minimo legale: attualmente, la retribuzione prevista dal contratto nazionale è di 1.100 euro mensili per 40 ore settimanali, ma in molte zone del Paese le farmacie hanno cominciato a riconoscere compensi più elevati per attrarre candidati.

È il caso, come racconta un articolo della rivista Apotheke Adhoc, della Phoenix-Apotheke di Wolfsburg, che ha deciso di aumentare gli stipendi dei tirocinanti del 20% nel primo semestre e del 25% nel secondo. A chi completa l’intero anno nella stessa farmacia, viene riconosciuto un ulteriore bonus del 5% su entrambi i periodi. «L’attività formativa è un tema importante su cui bisogna investire» spiega il direttore, Helge Hagedorn «offriamo un piano di inserimento chiaro e un tutor di riferimento in ogni sede: la buona integrazione è la premessa per una futura assunzione».

In Baviera, dove il mercato del lavoro è particolarmente competitivo e gli stipendi mediamente più alti, le farmacie di Monaco si sono spinte ancora oltre. Le strutture gestite da Michael Grintz offrono ai Phip fino a 2mila euro mensili, pari a un aumento di oltre l’80% rispetto al salario contrattuale. Ancora più aggressiva la Bienen-Apotheke di Gauting, che pubblicizza 2.200 euro, sebbene 200 di questi siano un rimborso spese per i trasporti. Con cifre simili, le farmacie raggiungono di fatto i livelli retributivi dell’industria farmaceutica: Bayer, per esempio, offre ai tirocinanti del reparto di qualità una paga di 2.103 euro al mese.

La corsa al rialzo riguarda anche altre figure del comparto. Nel caso dei tecnici di farmacia (Pta), le retribuzioni sono salite del 21% e quelle del periodo di tirocinio hanno registrato un aumento del 24%. Più contenuto, invece, l’incremento degli stipendi dei farmacisti abilitati, cresciuti del 17% nello stesso periodo. Dal prossimo gennaio, per tutte le categorie è previsto un ulteriore aumento del 3%.

Il fenomeno si spiega con la progressiva riduzione del bacino di nuovi farmacisti: secondo i dati dell’Abda, nel 2024 i tirocinanti in Germania sono stati 1.123, a fronte dei 1.476 del 2023 e di una media storica intorno ai 1.500. La scarsità di giovani laureati pronti a entrare nel mondo del lavoro spinge quindi le farmacie a investire sempre più nella formazione e nella fidelizzazione dei futuri professionisti, nella speranza di trattenerli una volta ottenuta l’abilitazione.