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Germania, le farmacie: aumentare il compenso sulla vaccinazione

10 Febbraio 2024

Il sindacato delle farmacie tedesche (la Dav, costola dell’associazione federale Abda) ha annunciato la rescissione unilaterale dell’accordo per la vaccinazione antinfluenzale, con effetto dalla fine del prossimo marzo. Due, come riporta un articolo del quotidiano online Apotheke Adhoc, i motivi all’origine della rottura: l’inadeguatezza dell’onorario professionale, inferiore a quello riconosciuto ai medici, e il divieto di ricorrere a figure professionali diverse dal farmacista (anche se pur sempre autorizzate) nella somministrazione dei vaccini in farmacia.

Il contratto, spiega il giornale, concedeva alle parti sino alla fine del 2023 per l’eventuale rinnovo, in particolare nella parte economica, ma le parti non sono riuscite a trovare un’intesa in tempo utile. Ora, come prevede l’accordo, toccherà al Collegio arbitrale trovare una composizione, considerato che in ogni caso il contratto vigente continuerà a essere applicato sino al 30 giugno, data dalla quale dovrà entrare in vigore la nuova intesa.

La vaccinazione antinfluenzale è realtà nelle farmacie tedesche dall’ottobre 2022, quando è entrato in vigore il contratto tra Dav e Gkv, l’associazione nazionale delle casse-malattia. Il compenso include 7,60 euro per l’atto professionale (l’inoculazione), 2,40 euro per i servizi aggiuntivi e il materiale di consumo e un euro per l’approvvigionamento della dose.

All’entrata in vigore dell’accordo, i medici ottennero dopo una breve protesta un onorario di 8,16 euro a vaccinazione, con i servizi aggiuntivi e l’acquisto delle dosi fatturate a parte.