estero

Germania, medici di famiglia contrari ai nuovi servizi in farmacia

1 Luglio 2022

I medici tedeschi mostrano di gradire ben poco i nuovi servizi che le farmacie del territorio hanno cominciato a erogare in regime di rimborso grazie a un arbitrato negoziale tra sindacato dei titolari e casse malattia. Le prestazioni (monitoraggio della pressione, addestramento dei pazienti all’uso dell’inalatore, ricognizione farmacologica per i politrattati, verifica delle terapie per malati oncologici e trapiantati) prevedono compensi che vanno dagli 11 ai 90 euro e obbligano in diversi casi i farmacisti a una formazione specifica, ma ciò nonostante le associazioni dei medici si sono lamentate perché questi servizi rappresentano uno sconfinamento professionale indebito e, peggio ancora, prevedono tariffe più alte di quelle riconosciute ai curanti.

Nei giorni scorsi l’Abda ha smentito ripetutamente tali asserzioni, sostenendo che le prestazioni di farmacie e medici non possono essere comparate direttamente e i compensi riconosciuti ai farmacisti – per quanto ricalcati sugli onorari corrispondenti dei curanti – sono stati scontati in sede negoziale e quindi risutano inferiori.

Le repliche non sono però riuscite a smorzare la polemica e in Assia i medici hanno addirittura alzato il tiro. L’associazione dei generalisti, infatti, ha cominciato a diffondere tra i pazienti un opuscolo che svilisce i servizi delle farmacie: secondo quanto scrive la rivista Daz.online, in particolare, la pubblicazione sostiene che tali prestazioni interferiscono con le cure del medico e vengono erogate da operatori che non hanno competenza medica.

In un comunicato diffuso contemporaneamente alla distribuzione dell’opuscolo, poi, l’associazione sostiene che con tali servizi la qualità dei trattamenti è a rischio e per preservarla va mantenuta la più netta separazione tra farmacia e professione medica. «Se le farmacie ora non solo possono vaccinare contro covid e influenza, ma anche offrire consulti sulla pressione sanguigna o sull’uso degli inalatori per asmatici» commenta il presidente dell’associazione dei medici di famiglia dell’Assia, Armin Beck «ciò rende la cura del paziente ancora più confusa e mette a rischio la sicurezza del trattamento».

L’attacco dei medici di famiglia ha suscitato l’indignazione di Ursula Funke, presidente della Camera dei farmacisti dell’Assia. Dietro alle polemiche dei mmg, è la sua tesi, ci sarebbero soltanto preoccupazioni di tipo economico. Per tale ragione, Funke ha inviato l’associazione dei generalisti a «scendere dall’albero» e collaborare con le farmacie per migliorare l’assistenza sul territorio: a livello locale, ha ricordato, medici e farmacisti lavorano insieme e non l’uno contro l’altro.