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Germania, moratoria sullo sconfezionamento in attesa della legge

18 Aprile 2023

Mai più lamentarsi dei pasticci legislativi del nostro Paese. Perché anche in Germania quando si mettono fanno sul serio. Come nel caso delle disposizioni promesse dal Governo per lo sconfezionamento in farmacia dei farmaci soggetti a carenza. La misura faceva parte del pacchetto di interventi messo a punto dal ministro della Salute, Karl Lauterbach, per alleviare rotture di stock e indisponibilità dei farmaci, consistenti in Germania come in Italia. In sostanza, il Governo aveva promesso il prolungamento delle misure adottate durante l’emergenza pandemica che permettevano alle farmacie di sostituire un medicinale carente con un equivalente di “taglia” maggiore: per esempio, se la confezione da un blister di una particolare specialità è mancante, il farmacista può prelevarne uno da una confezione da due o tre (per trattamenti più lunghi) e dispensarlo senza scatola né bugiardino, fatte salve specifiche condizioni.

La misura era in scadenza con la fine dell’emergenza, ma Lauterbach aveva annunciato nelle settimane scorse che sarebbe stata prorogata. A tale scopo, il Governo ha aggiunto un apposito emendamento a un progetto di legge all’esame del Parlamento, ma l’approvazione non è giunta entro Pasqua come si sperava e così le disposizioni sullo sconfezionamento per la pandemia sono scadute sabato scorso.

Il ministero della Salute è corso ai ripari e ha chiesto alla Gkv, l’associazione che rappresenta le assicurazioni sanitarie tedesche, di concedere una sorta di moratoria sino all’approvazione della legge, in modo che le farmacie possano continuare a sconfezionare senza incorrere in sanzioni. La Gkv, secondo quanto scrive la rivista tedesca Daz.online, avrebbe dato il proprio assenso e l’Abda, l’associazione dei farmacisti, avrebbe confermato l’orientamento in una nota inviata alle farmacie. Ma fino a che non verrà approvata la proroga, qualche inquietudine tra i titolari rimarrà.