estero

Germania, il ministero Salute: profughi ucraini vaccinabili in farmacia

3 Marzo 2022

Le farmacie tedesche potranno vaccinare contro covid i rifugiati provenienti dall’Ucraina. E’ l’indicazione che, secondo un articolo della rivista Apotheke Adhoc, ha fornito ieri la Camera dei farmacisti di Berlino sulla base di una comunicazione del ministero della Salute. In effetti la fuga di famiglie e civili dal Paese in guerra ha messo in allarme le autorità degli Stati che danno loro accoglienza: i dati dell’Oms riferiscono che la quota di cittadini ucraini completamente vaccinati contro il coronavirus è decisamente bassa e si aggira attorno al 35%.

Le farmacie, è dunque l’indicazione, potranno procedere alla vaccinazione degli sfollati in terra tedesca in base alla normativa federale sui rifugiati, così come potranno rilasciare la certificazione verde che attesta la profilassi. La misura, ha specificato il Ministero, è giustificata dagli accadimenti in corso e «dal fatto che l’Ue sta attualmente esaminando la possibilità di prolungare con procedura semplificata l’ospitalità dei cittadini ucraini in territorio europeo».

Alcuni Lander, ossia gli stati federali tedeschi, hanno già impartito disposizioni perché la vaccinazione contro covid venga offerta ai rifugiati dall’Ucraina. È nell’interesse di tutti, è la posizione delle autorità sanitarie, che i profughi non vaccinati o vaccinati solo in parte (oppure che hanno ricevuto un vaccino non autorizzato in Ue) vengano immunizzati nel Paese ospitante e contribuiscano quindi alla copertura dell’intera popolazione.

La Camera dei farmacisti di Berlino, infine, ha ricordato che i certificati digitali provenienti dall’Ucraina sono sostanzialmente equivalenti a quelli Ue in base alla disposizione della Commissione Ue 2021/1380, quindi non è assolutamente necessario un nuovo certificato.