Le farmacie online che dall’Olanda vendono medicinali ai pazienti tedeschi tornano nel mirino del governo regionale della Renania Settentrionale-Vestfalia. Nei giorni scorsi, le autorità del Land federale hanno chiesto l’intervento di Berlino perché sia istituito un sistema di controlli sull’e-commerce affidato ai farmacisti ospedalieri tedeschi. Il problema, come ricorda la testata specializzata Apotheke Adhoc, è noto da anni: mentre le farmacie tedesche devono rispettare un quadro stringente di norme pensate per tutelare sicurezza e qualità dell’assistenza, gli operatori esteri che spediscono in Germania – come DocMorris o Shop Apotheke, entrambe olandesi – rispondono a regole diverse e, nel caso dei Paesi Bassi, molto meno severe. Nel momento in cui vendono ai clienti tedeschi, è il ragionamento, le farmacie online dovrebbero rispettare la legislazione del Paese di destinazione ma tanto le autorità olandesi quanto quelle tedesche si dichiarano incompetenti a verificare il rispetto degli standard previsti dal diritto farmaceutico tedesco.
È in questo contesto che il ministero per il Lavoro, la Salute e gli Affari sociali della Renania ha rivolto al governo federale un fermo invito a creare un quadro normativo che faccia valere in modo pieno i requisiti tedeschi di sicurezza e qualità anche per le farmacie estere del Versandhandel (vendita a distanza), incluse le cosiddette Grenzapotheken (farmacie d’oltrefrontiera). Secondo il dicastero, i pazienti devono poter contare «in ogni momento su medicinali efficaci, di qualità elevata e sicuri». Per questo il Land chiede che Berlino avvii un dialogo con l’Olanda e si adoperi perché gli standard tedeschi – dalle condizioni di trasporto alla conservazione, fino agli obblighi di consulenza e informazione – diventino vincolanti anche per gli operatori esteri che servono clienti tedeschi. «Ci impegniamo perché il Bund entri in un confronto, ad esempio con i Paesi Bassi, e perché si adoperi affinché gli standard vigenti da noi siano comprovati e resi obbligatori anche per le farmacie straniere che spediscono in Germania», dichiara una portavoce del MAGS.
Oggi la vigilanza sulle farmacie tedesche spetta alle autorità locali, in genere i distretti e le città autonome, che agiscono tramite gli Amtsapotheker Inner (farmacisti pubblici). Per gli esercizi con sede in un altro Stato Ue, invece, la competenza resta esclusivamente dell’autorità del Paese d’origine e secondo la sua normativa. Allo stato attuale, precisa il Ministero renano, «un controllo sovrano da parte delle autorità tedesche nei Paesi Bassi non è consentito dal diritto amministrativo».
La proposta, in particolare, suggerisce una forma di collaborazione istituzionale: gli Amtsapotheker tedeschi potrebbero assistere le autorità olandesi tramite una Amtshilfe (cooperazione amministrativa) e ispezionare le grandi farmacie di vendita a distanza in base agli standard tedeschi, qualora ciò fosse richiesto dai Paesi Bassi. L’idea è già stata trasmessa al ministero della Salute federale (Bundesgesundheitsministerium, Bmg) nel quadro della riforma del servizio farmceutico attualmente in discussione. Nei distretti di confine, riferisce il Land della Renania-Palatinato, esiste già un «contatto informale» tra gli uffici competenti dei due Paesi.
Il Land propone inoltre di inserire il trasporto commerciale dei medicinali nella Legge federale sui farmaci (Amg, Arzneimittelgesetz) così da assoggettare i vettori alla vigilanza tedesca e permettere interventi delle autorità in caso di irregolarità. Ma il nodo principale rimane il fatto che quando riforniscono solo pazienti all’estero le Grenzapotheken non vengono controllate neppure dalle autorità olandesi. Una legge approvata dall’Olanda nel 2018 consente l’attività a distanza a condizione che il venditore presenti una dichiarazione rilasciata dal Paese in cui risiede il cliente finale che attesti il rispetto delle norme locali. Nella prassi, però, la Germania non effettua tali verifiche. Il Bmg lo ha ribadito recentemente: «La vigilanza sulle farmacie situate nei Paesi Bassi compete all’autorità olandese. Il ministero federale della Salute mantiene un confronto regolare con le autorità olandesi».