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Gli inglesi vogliono trovare in farmacia i servizi Nhs contro l’obesità

10 Luglio 2025

Quasi un britannico su due approverebbe l’erogazione dei servizi per la perdita di peso tramite la farmacia di comunità. E tra i più giovani, il consenso supera la maggioranza assoluta. Lo rivela un sondaggio pubblicato nei giorni scorsi dalla Npa (National Pharmacy Association), proprio mentre il primo ministro Keir Starmer confermava che le farmacie avranno un ruolo centrale nel futuro piano decennale del servizio sanitario inglese.

L’annuncio è arrivato il 3 luglio, in occasione della presentazione del programma Fit for the future: ten-year health plan for England, il piano decennale con cui il nuovo governo laburista punta a riorientare il servizio sanitario nazionale – il National Health Service (Nhs) – da un modello incentrato quasi esclusivamente sulla cura a uno che investe sulla prevenzione. «Questo significa puntare con più decisione su vaccinazioni, screening, diagnosi precoce» ha dichiarato Starmer. «E anche su servizi innovativi per la perdita di peso, disponibili in farmacia».

Nel dettaglio, il piano prevede che entro cinque anni la farmacia di comunità evolva da semplice dispensatrice di medicinali a vero presidio territoriale, con un portafoglio crescente di servizi clinici. A tale scopo, il governo sperimenterà diversi modelli organizzativi per i programmi di dimagrimento, tra i quali: servizi digitali e solo online, sportelli e centri localizzati in quartieri, centri commerciali e aree urbane e soluzioni pensate per le aree rurali o poco popolate.

Attualmente Il servizio per la perdita di peso dell’Nhs è un programma strutturato e gratuito, rivolto alle persone in sovrappeso od obese, che punta a favorire il dimagrimento attraverso l’educazione alimentare, il cambiamento dello stile di vita e, in alcuni casi, il trattamento farmacologico o chirurgico. Il percorso inizia solitamente con una visita dal medico di base, che valuta l’indice di massa corporea altri fattori di rischio. Se il paziente rientra nei criteri previsti il medico lo iscrive al programma, che può prevedere un’autogestione assistita tramite materiali online, l’inserimento in un Weight management programme, erogati da provider esterni accreditati (che includono sessioni settimanali individuali o di gruppo, educazione alimentare, supporto psicologico e Tirzepatide motivazionale, attività fisica moderata) o la prescrizione di farmaci come semaglutide o tirzepatide.

Secondo un’analisi di Iqvia citata dalla Npa, nel solo mese di aprile sono stati venduti nel Paese 1,6 milioni di confezioni di questi due farmaci, e oltre 1,4 milioni sono stati distribuiti dalle farmacie. Proprio l’elevata domanda ha suscitato l’allarme delle associazioni di categoria, che a giugno hanno avvertito il rischio di carenze, in particolare per Mounjaro, da poco reso disponibile su prescrizione Nhs anche in regime di cure primarie. Le farmacie, è stato osservato in quell’occasione, potrebbero offrire servizi di supporto per i pazienti che iniziano la terapia, garantendo un monitoraggio costante e un affiancamento personalizzato.

«Questo sondaggio dimostra che il pubblico è pronto a vedere la farmacia sotto una nuova luce» ha commentato un portavoce della Npa. «I cittadini vogliono accedere a più servizi vicino a casa, e le farmacie sono perfettamente attrezzate per rispondere a questa esigenza».