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In Inghilterra record di prescrizioni Nhs, ma sempre meno farmacie attive

23 Ottobre 2025

Le farmacie di comunità inglesi hanno dispensato nel 2024/2025 oltre 1,16 miliardi di item (ricette o pezzi prescritti), con un incremento del 4% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dai nuovi dati pubblicati il 16 ottobre dalla Nhs Business Services Authority (Nhs Bsa), che segnalano per il quarto anno consecutivo una crescita delle prescrizioni gestite dal canale farmaceutico territoriale.

Negli ultimi dieci anni, riferisce dal rapporto il Pharmaceutical Journal, il numero complessivo di item dispensati è aumentato del 16%, passando dai 995 milioni del 2015/2016 agli oltre 1,16 miliardi dell’anno appena concluso. Ma la tendenza positiva nasconde un dato allarmante: il numero di farmacie che hanno trasmesso prescrizioni all’Nhs Bsa è sceso a 11.098, il livello più basso dal 2015/2016.

Ogni farmacia ha gestito in media 104.000 item, mentre per i cosiddetti appliance contractor – operatori che forniscono dispositivi medici su prescrizione – la media è stata di 113.000. La progressiva riduzione della rete, unita all’aumento costante dei volumi, conferma un sovraccarico strutturale per gli esercizi ancora operativi.

Quasi tutte le ricette (il 97%) sono state elaborate attraverso il sistema elettronico Eps – Electronic Prescribing Service, che consente l’invio digitale delle prescrizioni. Dei 1,16 miliardi di item totali, 1,13 miliardi sono quindi transitati per via elettronica, e il 99,2% dei titolari ha utilizzato almeno una volta la piattaforma.

Il valore complessivo dei rimborsi Nhs per farmaci e dispositivi ha toccato nel 2024/2025 i 10,4 miliardi di sterline, con un incremento del 2% rispetto all’anno precedente, mentre i compensi unitari per attività (single activity fees) corrisposti ai titolari hanno raggiunto 1,5 miliardi.

Nel rapporto figurano anche i dati del programma Pharmacy First, che consente ai farmacisti di trattare alcune patologie minori senza ricorso al medico di base: nel 2024/2025 sono stati dispensati circa 1,9 milioni di item a seguito di consultazioni effettuate nell’ambito di questo servizio, nonostante la continua riduzione della rete. Secondo un’analisi pubblicata in agosto dalla National Pharmacy Association (Npa), nel 2025 hanno chiuso in media dieci farmacie al mese, e fino al 63% degli esercizi teme di dover cessare l’attività entro l’anno, con il 37% che non riesce più a coprire i costi dei medicinali prescritti ai pazienti.

Un altro studio, pubblicato a maggio sulla rivista Bmj Open, ha rilevato che il numero mediano di farmacie di comunità è sceso a 1,51 per 10.000 abitanti, rispetto all’1,60 di dieci anni fa, con le zone più svantaggiate penalizzate dalla contrazione del servizio.

Commentando i dati, Henry Gregg, direttore generale della Npa, ha osservato che «queste cifre mostrano come le farmacie stiano gestendo carichi di lavoro enormi, mentre la rete è scesa ai minimi degli ultimi vent’anni per effetto di un sottofinanziamento cronico». Se si tiene conto delle chiusure recenti, ha aggiunto, «una farmacia media sta oggi gestendo un aumento del 30% nei volumi di prescrizioni soltanto negli ultimi sei anni», una situazione che «sta mettendo sotto una pressione insostenibile i team di lavoro».

Alla stessa linea si è unito Malcolm Harrison, amministratore delegato della Company Chemists’ Association, secondo il quale «il numero di prescrizioni gestite dalle farmacie di comunità è aumentato del 18,5% dal 2014/2015 e continua a crescere ogni anno, salvo una parentesi durante la pandemia di Covid-19». Per Harrison, «i futuri accordi di finanziamento dovranno riconoscere non solo l’impatto dell’inflazione, ma anche il maggiore carico di lavoro derivante dall’erogazione di un numero crescente di prescrizioni e di nuovi servizi Nhs».