Dal 1° settembre gli antivirali oseltamivir (Tamiflu, Roche) e zanamivir (Relenza, Gsk) possono essere prescritti e dispensati anche al di fuori della stagione influenzale. È quanto dispone un provvedimento adottato nei giorni scorsi dal governo inglese con l’obiettivo di «mettere medici e farmacisti nelle condizioni di rispondere meglio ai focolai influenzali » e assicurare che i pazienti ad alto rischio ricevano le terapie senza ritardi.
Fino a oggi, in Inghilterra i due farmaci potevano essere prescritti solo attraverso specifiche procedure di autorizzazione, le cosiddette Patient-specific direction (Psd), ovvero indicazioni prescrittive rilasciate dal Servizio sanitario inglese (Nhs). Un meccanismo che, secondo il governo, rischiava di rallentare l’avvio dei trattamenti.
Oseltamivir e zanamivir restano raccomandati per il trattamento delle persone più vulnerabili, previa conferma diagnostica di influenza. Sono inoltre indicati a scopo profilattico in contesti particolari – per esempio nelle care homes (residenze per anziani) – quando si registrano casi accertati di contagio.
La rimozione delle restrizioni è stata annunciata in concomitanza con l’avvio del programma di vaccinazione antinfluenzale 2025/2026 rivolto a donne in gravidanza e bambini. «L’influenza può colpire in qualsiasi momento dell’anno» ha dichiarato il ministro della Salute Stephen Kinnock. «Non ha senso limitare l’azione di medici e farmacisti, che devono poter proteggere i più vulnerabili senza dover chiedere autorizzazioni preventive».
Anche dal fronte della sanità pubblica arrivano valutazioni positive. Jamie Lopez Bernal, epidemiologo dell’agenzia per la sicurezza sanitaria (Uk Health Security Agency), ha osservato che sebbene la maggior parte dei casi si concentri nei mesi invernali «continuano a verificarsi focolai anche al di fuori del picco stagionale». Con le nuove regole, ha aggiunto, «i professionisti della medicina generale e i team di protezione sanitaria potranno intervenire più rapidamente con trattamenti efficaci, riducendo il rischio di malattia grave e la diffusione del virus».
Favorevoli anche i farmacisti. «Si tratta di un cambiamento importante, che consentirà ai pazienti più fragili di accedere tempestivamente alle cure tutto l’anno» ha commentato Claire Anderson, presidente della Royal Pharmaceutical Society. «Il ruolo delle farmacie nella protezione della salute pubblica è cruciale, e questa maggiore flessibilità aiuterà a rispondere meglio ai focolai, alleggerendo la pressione sull’Nhs e tutelando i soggetti vulnerabili».
La decisione si inserisce in un quadro più ampio di potenziamento delle farmacie di comunità. A luglio, Nhs England aveva annunciato che per la stagione invernale 2025/2026 avvierà una sperimentazione che permetterà alle farmacie di somministrare il vaccino antinfluenzale anche ai bambini di due e tre anni.