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Israele, secondo studio clinico la quarta dose non protegge da omicron

19 Gennaio 2022

La somministrazione della quarta dose di Comirnaty incrementa le difese immunitarie degli individui vaccinati ma non basta a fermare omicron. E’ quanto rivelerebbe uno studio israeliano secondo un articolo pubblicato ieri dalla rivista tedesca Daz.online: con la quarta inoculazione del vaccino di Pfizer, dicono i dati, il titolo anticorpale aumenta sensibilmente e supera persino quello della terza dose, ma i vaccinati vengono comunque contagiati da omicron.

Lo studio, come riferisce Daz.online, è stato condotto su un campione di 150 partecipanti, vaccinati due settimane fa con una quarta dose di Comirnaty, e su un secondo di 120 individui, che dopo tre dosi di Pfizer hanno ricevuto una settimana fa la quarta di Moderna. Secondo il professor Gili Regev, dell’ospedale Shiba di Ramat Gan (Tel Aviv), si tratta del primo studio al mondo sugli effetti della quarta dose eterologa. Ma i risultati, ha ammesso, sono deludenti: «Non vediamo differenze significative né in un gruppo né nell’altro» ha detto lunedì alla stampa.

Forse, ha continuato, la somministrazione della quarta dose nelle persone immunocompromesse potrebbe conferire un piccolo beneficio, «ma questo non è sufficiente per giustificare la vaccinazione di tutta la popolazione». Attualmente Israele consente l’accesso alla quarta dose alle persone di età superiore ai 60 anni e al personale medico, ma i risultati preliminari dello studio pongono un dubbio sull’opportunità di proseguire nella campagna. «Se non c’è un rischio specifico legato alle condizioni personali» ha detto Regev «forse è meglio aspettare». Secondo il ministero della Salute israeliano, quasi 4,4 milioni di cittadini hanno già ricevuto la terza dose e più di 537mila la quarta.