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Le farmacie Usa della Ncpa salutano il no-vax Kennedy alla Salute

21 Novembre 2024

La National community pharmacists association (Ncpa), che rappresenta oltre 18.900 farmacie del territorio statunitensi, si è congratulata nei giorni scorsi con Robert F. Kennedy Jr per la sua nomina a segretario del dipartimento della Salute e dei Servizi Sociali nell’amministrazione Trump. Kennedy è nipote dell’ex presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy ed è noto per le sue opinioni controverse sui vaccini. In un podcast dell’estate 2023, aveva affermato che sebbene «alcuni vaccini in vivo stiano probabilmente prevenendo più problemi di quanti ne causino» non esiste «alcun vaccino che sia sicuro ed efficace». Nello stesso periodo, Kennedy aveva rilasciato al programma tv Fox News dichiarazioni che avallavano l’inesistente legame tra vaccini e autismo, mentre nel 2021 aveva definito Comirnaty «il vaccino più letale mai realizzato».

«La sua incrollabile battaglia contro i grandi gruppi e a favore dei cittadini e delle piccole imprese ci incoraggia» recita un comunicato della Ncpa «siamo ansiosi di lavorare con lui e il dipartimento per informarli su come una delle risorse sanitarie pubbliche più importanti del Paese, ovvero le 19mila farmacie indipendenti sparse in tutto il Paese, sia in grave pericolo». Secondo l’Associazione, la minaccia deriva «dalle pratiche commerciali sleali e anticoncorrenziali dei gestori dei benefit farmaceutici (Pbm, i broker che gestiscono i prontuari delle assicurazioni, ndr) e delle compagnie sanitarie».

Negli Usa, continua la Ncpa, le farmacie del territorio stanno «scomparendo», con la desertificazione di intere aree del Paese. «Ci auguriamo vivamente che Kennedy e l’amministrazione Trump sostengano i nostri sforzi per arginare la minaccia proveniente dalle multinazionali».

Secondo la rivista inglese Chemist&Druggist, nel 2016 il presidente Trump aveva coltivato per un breve periodo il progetto di acquisire un’importante catena di farmacie inglese, per entrare nel mercato britannico e guadagnarsi il favore dei politici inglesi in vista della sua corsa alla presidenza degli Usa (vinse le elezioni nel 2017).