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Stati Uniti, le ricadute dell’intesa che riduce i prezzi dei farmaci anti-peso

8 Novembre 2025

Fa discutere, negli Usa e non solo, l’accordo sottoscritto nei giorni da Eli Lilly e Novo Nordisk con l’amministrazione Trump per abbassare i prezzi dei loro farmaci contro l’obesità e allargarne quindi l’accesso a beneficio di milioni di americani. Il nodo principale è il costo delle terapie: oggi gli agonisti del recettore GLP-1, come Zepbound e Wegovy, arrivano a prezzi di listino di oltre mille dollari al mese (circa 930 euro) e negli Usa la copertura assicurativa è limitata e frammentata: in mancanza di un sistema sanitario universalistico, l’accesso ai medicinali dipende dalla copertura assicurativa degli assistiti, spesso fornita dal datore di lavoro, e dai due principali programmi pubblici, Medicare per gli anziani e Medicaid per le fasce indigenti. Ne deriva che molti pazienti restano esclusi perché incapaci di sostenere la spesa mensile.

L’intesa prevede che da metà 2026 Medicare inizi a coprire per la prima volta i GLP-1 contro l’obesità in una fascia selezionata di pazienti, aprendo potenzialmente la strada a una platea che abbraccia fino a 40 milioni di over 65. La copertura sarà graduale e passerà da un programma pilota volontario a un modello obbligatorio per tutti i piani di Medicare Part D dal 2027. Per i beneficiari che rientrano nei criteri clinici, la compartecipazione mensile sarà di 50 dollari (circa 46 euro). Parallelamente, Eli Lilly e Novo Nordisk ridurranno a 245 dollari al mese (circa 230 euro) il prezzo riconosciuto da Medicare e Medicaid. Per quest’ultimo programma, però, l’adesione resta in capo ai singoli Stati, che dovranno valutare la sostenibilità dell’estensione di copertura.

L’accordo comprende anche un ulteriore canale: la piattaforma diretta al consumatore TrumpRx.gov, dove le aziende offriranno gli stessi farmaci a prezzi ridotti per chi è privo di assicurazione o ha coperture insufficienti. I costi per gli utenti privi di rimborsabilità oscilleranno tra 50 e 350 dollari (da circa 46 a 325 euro) al mese, in funzione del dosaggio e delle formulazioni. I futuri antidiabetici orali contro l’obesità, attesi sul mercato il prossimo anno, partiranno da 149 dollari mensili (circa 138 euro). Eli Lilly ha annunciato ribassi anche sulla propria piattaforma LillyDirect.

La portata dell’accordo è considerata significativa, perché una volta che Medicare riconosce una terapia spesso le assicurazioni private seguono, per ragioni di equità e concorrenza. Come osserva un analista citato dalla stampa americana, «oggi l’operazione apre un accesso significativo ai farmaci per l’obesità» e se i programmi pubblici ampliano la copertura, diventa «difficile per gli assicuratori privati continuare a limitarla».

Resta il nodo delle risorse: alcuni Stati potrebbero esitare a estendere Medicaid per l’impatto sui bilanci. Ma sul fronte della sanità pubblica, l’obesità è una delle principali cause di morbilità, costi e disuguaglianze. Per molti pazienti esclusi finora dalle terapie, l’accordo rappresenta un possibile cambio di paradigma: l’ingresso di farmaci efficaci in un sistema dove l’accesso dipende soprattutto dal reddito.