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Strategie vaccinali, il Pgeu: gli Stati Ue coinvolgano le farmacie del territorio

11 Dicembre 2018

Vaccini, il Pgeu: le farmacie dovrebbero fare parte integrante delle strategie nazionali

«Le farmacie dovrebbero essere coinvolte a pieno titolo nelle strategie vaccinali dei Paesi Ue. I farmacisti del territorio, infatti, informazioni e consigli, individuano le fasce a rischio e le incoraggiano alla profilassi, svolgono un ruolo attivo nelle campagne di sensibilizzazione nazionali e regionali». E’ quanto ricorda il direttore generale del Pgeu, Ilaria Passarani, nel comunicato con cui l’associazione europea dei farmacisti e delle farmacie ha raccolto la raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea per un rafforzamento della cooperazione tra i Paesi membri a sostegno dei vaccini. L’invito, in particolare, è di lavorare sulla sensibilizzazione delle categorie vulnerabili, rafforzare la formazione sulle vaccinazioni nei piani di studi di medicina e sfruttare le sinergie con la sanità elettronica e le tecnologie digitali per offrire libretti elettronici delle vaccinazioni a tutti i cittadini dell’Unione.

«Il Pgeu» è la replica dell’associazione «accoglie con favore la raccomandazione del Consiglio come base per migliorare la copertura dei vaccini e contrastare la titubanza dei vaccini nell’Ue. In questo intervento riecheggia la raccomandazione formulata a suo tempo da un panel di esperti perché si faccia perno sulla farmacia del territorio per accrescere la disponibilità di vaccini». «Attualmente» aggiunge Passarani «i cittadini possono sottoporsi alla vaccinazione in farmacia in 11 paesi dell’Ue, e in sei il vaccino può essere somministrato dai farmacisti stessi». Per accrescere le coperture e contrastare lo scetticismo verso i vaccini, ha detto ancora il direttore generale del Pgeu, «è fondamentale fare affidamento ai servizi delle farmacie e integrarle nei programmi di vaccinazione nazionali».