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Studio finlandese: Pos delle farmacie ricettacolo insospettabile di virus

11 Settembre 2018

Tra i pulsanti del terminale Pos di una farmacia si possono annidare più virus che in un bagno pubblico. Lo ha scoperto uno studio condotto da Istituto nazionale finlandese per la salute e le università di Nottingham ed Helsinki. I ricercatori hanno effettuato prelievi mediante tampone nei principali punti di passaggio dell’aeroporto più importante del Paese nordico, quello di Helsinki-Vantaa (18,9 milioni di passeggeri nel 2017, il 12% dei quali provenienti o diretti dall’Asia orientale, sud-orientale e meridionale). Quindi, dai campioni sono state prelevate tracce di acido nucleico per la rilevazione di virus dell’influenza stagionale A e B, virus respiratorio sinciziale, adenovirus, rinovirus e coronavirus.

Il maggior numero di riscontri positivi proviene dai campioni raccolti dalle cassette portaoggetti utilizzate ai controlli pre-imbarco: su otto tamponi, quattro hanno rivelato la presenza di adenovirus, virus dell’influenza A, rinovirus e coronavirus umano. Significativo anche l’esito dei test effettuati su uno dei giocattoli di plastica disponibili nell’area giochi dell’aeroporto: contaminati due tamponi su tre, adenovirus e rinovirus. Ancora rinovirus e coronavirus umano (OC43) sono stati invece rintracciati su uno dei due tamponi passati sulla pulsantiera del terminale bancomat della farmacia dell’aeroporto.

Di esito diametralmente opposto i controlli effettuati nei bagni dell’aeroporto: neanche un tampone “infettato” tra i 14 passati sulla superficie superiore della tazza dei water, e sugli altri 28 utilizzati per prelevare campioni sui pulsanti dello sciacquone e sulle serrature delle porte. «Il risultato» commentano gli autori «non è inaspettato: i passeggeri prestano di solito particolare attenzione a ciò che toccano in un bagno pubblico e alla pulizia delle mani; inoltre, va ricordato che non abbiamo condotto test per la rilevazione di virus enterici».